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Anche le Borse europee vanno giù. Pesa il tonfo del petrolio
Wall Street apre in rosso. In avvio l’indice Dow Jones scivola dell’1,9%, l’S&P500 cede l’1,5% e il Nasdaq perde lo 0,80%. A pesare sugli scambi il tonfo del petrolio con il contratto Wti a maggio in scadenza domani che segna un tracollo a -30% circa, a quota $12,97 al barile, ai minimi dal 2001. Non aiuta nemmeno la rinnovata tensione tra Stati Uniti e Cina intorno alle indagini avviate per capire l’origine della pandemia, con il presidente americano Donald Trump che minaccia contromisure in caso di responsabilità da parte di Pechino.
In linea con il mercato americano anche le Borse europee peggiorano. Debole Piazza Affari con il Ftse Mib che perde l’1,5% a 16.801 punti mentre lo spread attualmente viaggia a 241 punti base. Tra i titoli milanesi la maglia nera spetta ad Eni che arretra del 3,75% a 8,26 euro. risentendo dello scivolone del valore del petrolio. Si salva invece dalle vendite Saipem, festeggiando la notizia che il consorzio Cepav 2, di cui l’azienda detiene una partecipazione pari al 59,09%, ha ricevuto da Rete Ferroviaria Italiana l’assegnazione di un’ulteriore tranche di risorse finanziarie per la realizzazione del secondo lotto costruttivo della tratta Alta Velocità/Alta Capacità Brescia Est-Verona del valore complessivo di circa 514 milioni di euro. Ha ripreso la corsa Diasorin, nell’attesa dei suoi test sierologici. Pesante invece Enav che arretra del 2%, male anche Terna è in calo mentre in controtendenza rispetto alle altre società di infrastrutture dell’energia, salgono Monte dei Paschi e Acea.
In Europa però la peggiore è Madrid, che cede il 2%, dopo che il governo spagnolo ha prolungato il blocco delle attività almeno fino al 9 maggio prossimo. La Banca di Spagna prevede una contrazione del Pil del Paese, quarta economia della zona euro, da un minimo del 6,6% fino a -13,6% nello scenario peggiore nel 2020, a causa della pandemia di Coronavirus.
In tutta Europa crollano le vendite su energia e minerari, bene assicurazioni e farmaceutici. Fiacco il settore bancario nonostante la notizia secondo cui la Bce starebbe ragionando sulla istituzione di una “bad bank” europea per i crediti problematici delle banche.
di: Maria Lucia Panucci[:]