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Spread oltre 230 punti. Petrolio ai minimi da 20 anni
Partenza in leggero rialzo per le Borse europee. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 sale dello 0,24%, a Francoforte il Dax guadagna lo 0,43%, a Parigi il Cac40 segna un +0,28% e a Londra l’indice Ftse100 incassa un +0,14%. L’indice Ftse Mib si limita a un +0,10% a 17.071 punti, mentre lo spread sale a quota 233 punti base. Tutto questo in un quadro disastroso per il prezzo del petrolio americano che è sceso in Asia di quasi il 20% e vale meno di 15 dollari al barile. Si tratta del livello più basso in oltre 20 anni, a causa del calo della domanda globale per via della pandemia di Coronavirus. Il prezzo del barile americano West Texas Intermediate (Wti) è crollato di oltre il 18,7% a 14,84 dollari per unità nei primi scambi asiatici, mentre quello del Brent del Mare del Nord è diminuito dell’1,5%, a 27,64 dollari al barile.
Nel frattempo i future Usa sono poco sotto la parità (-1%) e non risentono più di tanto del profondo calo del Wti. Stessa tendenza per l’Asia, che è mista con il Nikkei giù dell’1,25%, Shanghai a +0,3%, e Hong Kong in marginale ribasso (-0,18%).
A sostenere il mercato azionario cinese è stata la banca centrale del Paese, che ha tagliato i tassi di prestito di riferimento, con Pechino sempre più impegnata a rilanciare l’economia, colpita duramente dalla pandemia. Nello specifico la PBoC (People Bank of China) ha ridotto il loan prime rate a 1 anno al 3,85%, 20 punti base in meno rispetto al 4,05% del mese scorso. Il tasso sui prestiti quinquennali e di lunga durata è stato invece abbassato al 4,65% dal 4,75%.
Sul fronte dei cambi non si registrano variazioni di rilievo. Entrando nel dettaglio dei principali cross, l’euro/dollaro tratta sotto 1,09 a 1,0867, il dollaro/yen è a 107,83 e il cambio sterlina/dollaro viaggia sotto 1,25 a 1,2471.
Tra le commodities si ridimensiona il prezzo dell’oro che ha aperto la settimana sotto quota 1.700 dollari e al momento tratta a 1.682 dollari l’oncia.
di: Maria Lucia Panucci[:]