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Per il Wti americano è il livello più basso da oltre 20 anni
Affonda il prezzo del petrolio sui mercati. Questa mattina il costo del barile americano West Texas Intermediate (Wti) è crollato di oltre il 18,7% a 14,84 dollari per unità nei primi scambi asiatici, il livello più basso in oltre 20 anni. In questo caso l’affondo potrebbe essere stato causato dalla scadenza dei contratti di maggio, che avverrà proprio domani. I prezzi sui contratti di giugno, infatti, sono scesi soltanto di un più contenuto 5% intorno ai $23. Meno pesante il passivo del Brent del Mare del Nord che è diminuito dell’1,5%, a 27,64 dollari al barile.
L’accordo raggiunto l’altra settimana dai principali paesi produttori di petrolio (Opec+) non è servito quindi a rilanciare il prezzo del greggio. Il taglio di 9,7 milioni di barili al giorno, deciso per ridurre l’offerta, non è sufficiente a compensare il calo della domanda globale a causa del blocco delle produzioni non essenziali stabilito dalla maggior parte degli Stati.
A pesare sulla quotazione del WTI e su quella del Brent le preoccupazioni riguardanti il crollo della domanda e l’incremento delle scorte USA, destinate a crescere ancora nel pieno della pandemia da Coronavirus. Si pensi soltanto agli ultimi dati giunti da Cushing, in Oklahoma, il punto di consegna per il contratto texano, dove le giacenze stanno aumentando mentre l’attività delle raffinerie sta rallentando a causa della minor domanda. Secondo i dati dell’EIA, Energy Information Administration, le scorte di greggio lì sono balzate del 48% a circa 55 milioni di barili dalla fine di febbraio. Quell’hub ha una capacità complessiva di 76 milioni di barili. “Non è stata ancora raggiunta la piena capacità, ma il timore è che ciò accadrà presto”, ha dichiarato Michael McCarthy, chief market strategist di CMC Markets Sydney, secondo cui una volta che questa situazione si verificherà i produttori dovranno iniziare a tagliare.
di: Maria Lucia Panucci[:]