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Al tappeto il mercato asiatico
Le Borse europee aprono in ribasso dopo i recenti guadagni e all’indomani del Consiglio europeo che dopo quattro ore di video conferenza ha raggiunto un accordo di massima sull’utilizzo del cosiddetto Recovery Fund, il fondo per la ripresa. In avvio l’indice Eurostoxx 50 cede l’1,7%, a Francoforte il Dax perde l’1,61%, a Parigi il Cac40 scivola dell’1,22% e a Londra l’indice Ftse100 segna una flessione dell’1,3%. Sull’umore dei mercati non aiuta l’indiscrezione raccolta dal Financial Times circa l’inefficacia di un candidato-vaccino contro il Coronavirus, il Remdesivir, messo a punto dal laboratorio Gilead Science, che non avrebbe dato i miglioramenti sperati nei pazienti trattati.
Il mancato rimbalzo ieri di Wall Street e una notizia pubblicata per sbaglio dall’Oms hanno influito negativamente sull’Asia che è andata in rosso. E non è servita neppure la buona volontà dell’Opec di tagliare la produzione in anticipo a sollevare il sentiment del mercato. Il Nikkei ha ceduto l’1,28% l’Hang Seng ha perso lo 0,55% e Shanghai lo 0,74%. L’oro viaggia laterale a 1.746 dollari l’oncia, mentre continua la ripresa del petrolio Wti americano che oggi balza del 6,18% a 17,52 dollari il barile.
Le valute sono stabili: l’euro resta a 1,0769, ai minimi da quattro anni, lo yen a 107,62, la sterlina a 1,2342. Il rendimento del T bond Usa scende allo 0,592% dallo 0,61% di inizio sessione asiatica. I futures su Wall Street sono in rosso per lo 0,74%. Intanto ieri la Camera Usa ha approvato una legge da 484 miliardi di dollari per sostenere le piccole imprese e gli ospedali. Il pacchetto porta gli interventi americani alla crisi a quasi 3 mila miliardi di dollari.
La seduta odierna sarà movimentata da diversi appuntamenti, a cominciare dall’indice Ifo, che misura la fiducia delle aziende in Germania, relativo al mese di aprile. In programma anche la riunione di politica monetaria della Banca centrale della Russia.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]