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Uso dei congedi speciali fino a settembre
Nuovo stop ai licenziamenti per altri due mesi. Il Governo dovrebbe inserire nel nuovo decreto Aprile la proroga della sospensione di quelli collettivi ed individuali per giustificato motivo oggettivo (ad esempio ragioni inerenti all’attività produttiva e all’organizzazione del lavoro) già inserita nel Cura Italia. La misura completerebbe il pacchetto di protezione del lavoro, che dovrebbe vedere uno stanziamento di circa 24 miliardi per il rinnovo di tutti gli ammortizzatori.
Non solo. E’ previsto anche il rinnovo dei congedi speciali e del bonus babysitter da 600 euro per aiutare i genitori con i figli a casa da scuola. Il congedo speciale dovrebbe essere di altri 15 giorni retribuiti al 50% di cui i genitori (uno solo o dividendoli tra entrambi) potranno usufruire fino a settembre.
Soldi in più per partite Iva ed autonomi. “Per le partite Iva c’è la parte di fondo perduto, che lo scorso mese è stata di 600 euro e questa volta dovrebbe essere aumentata a 700-800 – ha spiegato il vice ministro dello sviluppo Stefano Buffagni. – Si stanno cercando le risorse ad hoc per ripartirle al meglio, garantendo però questa volta nella seconda tornata che si vadano a garantire queste risorse a quelli meno ricchi. Chi ha una dichiarazione dei redditi molto alta non credo che ne abbia totalmente bisogno nel breve“.
Il Governo sta lavorando per capire anche come gestire tutti gli eventuali ritardi di pagamenti successivamente a questa fase. “Siamo consapevoli che ci saranno alcune imprese che non ripartiranno, quindi il reddito di cittadinanza sarà uno strumento di sostegno nel breve, certo bisogna garantire una ripartenza sostenibile per quelle che invece potranno ripartire”, ha aggiunto il vice ministro che ha invece rassicurato sul pagamento delle pensioni: “Non c’è questo pericolo. Certo è che tanti pensionati saranno ancora l’ammortizzatore sociale delle famiglie, soprattutto dopo questa crisi, perché tanti avranno difficoltà, quindi non andremo a toccare i pensionati in questo momento“.
di: Maria Lucia PANUCCI
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