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La fine dei lavori a luglio. Soddisfatto Toti
Neanche il Coronavirus ha fermato i lavori. Il nuovo ponte di Genova doveva rappresentare la rinascita per la città, da ricostruire in breve tempo, e così sarà. Oggi e domani saranno installati gli ultimi quaranta metri e la struttura sarà pronta. Quel crollo surreale del 14 agosto 2018, che ha provocato la morte di 43 persone e spaccato letteralmente la città in due, tra levante e ponente, sarà solo un lontano ricordo.
Certo, il ponte non è ancora pronto del tutto. Quegli impalcati andranno saldati in una enorme piastra d’acciaio sorretta dai 18 piloni eretti in questi mesi. Poi non resterà che la posa della spessa soletta impermeabilizzata sulla quale verrà steso l’asfalto e la realizzazione del fabbricato tecnologico, ovvero la centrale di controllo delle dotazioni che controlleranno in tempo reale lo stato del nuovo viadotto sulla A10. Infine, sarà la volta di tutti quei collaudi che non è stato possibile fare in corso d’opera, avendo privilegiato la velocità nella costruzione.Però il più è fatto e la fine dei lavori è stata fissata a luglio, con l’inaugurazione della struttura nuova di zecca per la fine del mese.
In questi mesi c’è stato il maltempo, problemi tecnici e pure l’epidemia del Covid-19, ma gli operai, più di 1000, hanno lavorato e continuano a lavorare senza sosta per ultimare il nuovo ponte e restituire la normalità ai genovesi. “Qualcuno ha detto che è un miracolo, ma non lo è. Questa è la normalità“, ha dichiarato l’architetto Renzo Piano, autore del progetto. Soddisfatto il presidente della Liguria, Giovanni Toti che in un post su Facebook ha scritto: “Questa settimana sarà completata la struttura del nuovo Ponte per Genova. Nelle prossime ore salirà l’ultimo impalcato della struttura. Il cantiere non si è mai fermato, nemmeno un minuto, manco nelle ore più buie. È diventato ancora di più il simbolo di un Paese che non si ferma davanti alle avversità e sa reagire con coraggio e capacità. Spero diventi un esempio di come deve ripartire tutta l’Italia, con regole nuove, semplici, con coraggio e voglia di assumersi responsabilità“.
di: Maria Lucia PANUCCI
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