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Il premier Conte: “Il nuovo viadotto è il simbolo dell’Italia che sa rialzarsi”
Oggi rinasce il ponte di Genova. Con la posa dell’ultima sezione a 620 giorni da quel terribile crollo del 14 agosto 2018, quando persero la vita 43 persone, si concludono i lavori per la costruzione del nuovo cavalcavia sopra il fiume Polcevera, progettato dall’architetto Renzo Piano.
Adornata con la bandiera di San Giorgio l’ultima campata, lunga di 50 metri, è stata trasferita ieri nella rampa dove è stata ancorata agli strand jack che l’hanno portata in quota a circa 45 metri ed oggi è stata posizionata tra le pile 11 e 12, al suono delle sirene, delle campane e alla presenza del premier Conte e del ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli.
Il nuovo ponte riunisce finalmente la parte est con quella ovest della Valpolcevera. Realizzato in acciaio, è lungo 1067 metri ed è composto da 19 campate poste a 40 metri di altezza sorrette da 18 piloni. Proprio le pile del viadotto sono state illuminate ieri sera con il tricolore. “Lo Stato non ha mai abbandonato Genova e la mia presenza oggi qui lo testimonia – ha detto il premier Conte. – Noi oggi ricuciamo una ferita ma non dimentichiamo il dolore delle vittime e dei familiari. Ci stiamo impegnando al massimo perché tragedie così non si ripetano più”.
Per il presidente del Consiglio si parla di un vero e proprio miracolo perché la realizzazione del ponte è avvenuto in tempi record. In questi mesi c’è stato il maltempo, problemi tecnici e pure l’epidemia del Covid-19, ma gli operai, più di 1000, hanno lavorato e continuano a lavorare senza sosta per ultimarlo e restituire la normalità ai genovesi. Parole queste sostenute anche dalle altre autorità presenti, dal governatore Toti, alla ministra De Micheli e il sindaco di Genova, Marco Bucci, che hanno voluto tutti ringraziare chi ha solertemente messo in campo la propria professionalità per restituire alla città il suo ponte, “simbolo dell’Italia che sa rialzarsi”, come ha continuato a sottolineare Conte, “che si rimbocca le maniche, che non si lascia abbattere e sopraffare dalla tragedia, portando a casa un risultato straordinario. “Quelle immagini del crollo hanno fatto il giro del mondo, se le ricordano tutti ma adesso anche queste immagini del nuovo ponte faranno lo stesso, diventando il modello di infrastruttura per tutti”, ha concluso.
Il viadotto non è ancora finito. Già nelle prossime settimane si lavorerà al completamento del manto stradale e prenderà il via la fase di collaudo. Il ponte dovrebbe essere completato definitivamente il prossimo luglio.
di: Maria Lucia PANUCCI
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