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La prima flessione dopo 6 anni, il peggior risultato dal 2009
Il Pil Usa crolla nel 1° trimestre a causa dell’epidemia di Coronavirus, che ha costretto il Governo a chiudere tutte le attività economiche. In particolare l’economia americana si è contratta del 4,8% a livello congiunturale, dopo il +2,1% del quarto trimestre del 2019. Il dato è peggiore delle attese degli analisti che si aspettavano un calo del 3,5%. Si tratta dal primo arretramento del Pil Usa da 6 anni a questa parte e del peggior risultato dal 2009.
Il peggioramento è stato determinato dalla brusca frenata dei consumi che segnano un -7,6% dal +1,8% registrato nel trimestre precedente.
Questa, però, potrebbe essere soltanto la punta dell’iceberg visto che, molto probabilmente, le cose per il PIL degli Stati Uniti non faranno che peggiorare nel secondo trimestre, quello dell’effettivo lockdown. Per Joe Brusuelas, chief economist di RSM, in quell’occasione la contrazione potrebbe arrivare addirittura al 40%. “L’economia è in caduta libera e potremmo presto approcciare qualcosa di molto più negativo di una profonda recessione“, ha fatto notare Sung Won Sohn, professore di business economics all’università Loyola Marymount di Los Angeles, che ha aggiunto: “È prematuro al momento parlare di recupero economico. Andremo ad osservare la bancarotta di molte piccole e medie imprese.”
di: Maria Lucia PANUCCI[:]