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L’Ufficio Parlamentare di Bilancio parla di un rischio del calo del Pil fino al 15%
E’ impossibile fare calcoli precisi su quale sarà l’impatto effettivo del Coronavirus sull’economia italiana ma certamente le conseguenze si faranno sentire per un periodo molto lungo, anche oltre la fine dell’emergenza sanitaria in senso stretto. E’ questo il giudizio espresso oggi da Bankitalia in audizione sul Def. “L’incertezza circa la durata dell’epidemia rende estremamente difficile la quantificazione delle sue conseguenze economiche, ma tutti gli scenari indicano ripercussioni molto forti, che si estenderanno oltre il breve periodo – ha detto il capo del Dipartimento Economia e statistica Eugenio Gaiotti. – Questa incertezza può pesare in maniera prolungata sugli investimenti e sui consumi. I tempi del recupero dipenderanno in primo luogo dall’evoluzione del contagio, ma un ruolo essenziale l’avrà l’efficacia delle politiche di sostegno“. Per questo secondo Gaiotti “è condivisibile la valutazione espressa nel DEF, secondo cui l’economia avrà bisogno di un adeguato periodo di sostegno e rilancio, durante il quale politiche di bilancio restrittive sarebbero controproducenti“.
“Il rapporto tra il debito e il PIL, già molto elevato prima della pandemia, aumenterà a seguito della contrazione del prodotto, dell’operare degli stabilizzatori automatici e delle necessarie misure discrezionali adottate per fronteggiare le conseguenze della crisi“, ha aggiunto.
Dello stesso avviso anche l’Ufficio Parlamentare di Bilancio che fa un quadro poco incoraggiante e secondo cui “la diminuzione del Pil di quest’anno risulterebbe compresa tra quasi dieci e poco meno di quindici punti percentuali“. Anche l’Upb rimarca però come siano ancora molte le incognite che gravitano intorno all’economia italiana, che appare circondata “da una incertezza senza precedenti“. Secondo l’Ufficio serviranno quindi “scelte di priorità” per garantire la graduale riduzione del debito “seppure in un ambito di stabilizzazione dell’economia“.
Nel medio termine l’economia italiana appare circondata da rischi prevalentemente orientati al ribasso: rischi sanitari di una ulteriore recrudescenza dell’epidemia COVID-19; rischi di un più marcato deterioramento del contesto internazionale; rischi di nuove tensioni finanziarie quando si allenteranno gli stimoli fiscali e monetari.
Dopo l’audizione di ieri in Commissione, è intervenuto in aula oggi anche il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che, non solo ha ribadito che l’Iva sulle mascherine e sui dispositivi di produzione individuale verrà azzerata nel 2020, ma nella sua relazione sul Def ha auspicato la massima convergenza da parte delle forze del Parlamento. “Ci aspettano periodi ancora difficili ma lo spirito di unità che ha pervaso il Paese in questo drammatico periodo e che auspico potrà riflettersi in un ampio e costruttivo dialogo sulle misure da varare e in un largo sostegno alla richiesta di scostamento che questo governo rivolge al Parlamento, mi fa ritenere che con costanza e determinazione riusciremo a superare questo momento“, ha detto.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]