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Le Borse europee viaggiano deboli. A Piazza Affari giù le banche
Partenza negativa per Wall Street. Sulle prime rilevazioni, il Dow Jones è in calo (-1,36%) e si attesta su 24.298,59 punti; sulla stessa linea, vendite diffuse sullo S&P-500 che continua la giornata a 2.906,36 punti. Senza direzione il Nasdaq 100 che scivola a – lo 0,16%; negativo anche lo S&P100 (-0,85%). Nel listino americano le peggiori performance sono quelle dei settori energia (-2,60%), Beni industriali (-2,40%) e materiali (-2,33%).
Anche le Borse europee proseguono deboli, con ribassi attorno al punto percentuale, dopo le decisioni della Bce che non ha scaldato i mercati: l’istituto centrale ha fatto quello il mercato si attendeva, senza essere particolarmente aggressiva e lasciandosi del margine di azione per i prossimi mesi (leggi qui per approfondire).
Sull’umore degli investitori pesano i pessimi dati macroeconomici arrivati nel Vecchio Continente . Dopo aver certificato che l’economia Usa ha interrotto la fase di espansione più lunga della storia nel primo trimestre, nel Vecchio Continente il Pil dell’Eurozona ha segnato un ribasso del 3,8% nel primo trimestre, un record. Va ancora peggio ai singoli stati: la Francia è entrata in recessione (-5,8% la crescita del primo trimestre, il dato peggiore dal 1949) , il Pil spagnolo ha segnato un -5,2% e per l’Italia, dove la disoccupazione è calata all’8,4% con una sostanziale tenuta degli occupati, il Pil ha segnato una contrazione del 4,7% rispetto al trimestre precedente. Il dato è leggermente migliore delle stime, dato che gli analisti ipotizzavano un calo del 5%, ma è comunque la contrazione maggiore dal 1995.
Sull’azionario milanese, il Ftse Mib è arrivato a 18.300 punti sui massimi dal marzo scorso, trainato dagli energetici con Saipem e Tenaris che salgono del 3,5% grazie alla ripresa del petrolio e da Fca in progresso del 3,3%, in attesa della ripartenza di alcune fabbriche il 4 maggio. L’indice è poi tornato a 18.100 punti, appesantito dai bancari. Positivi in generali gli industriali, restano indietro le utilities. In coda al listino le farmaceutiche Recordati e Diasorin in calo di circa un punto e mezzo percentuale. Recordati ieri era salita di quasi il 6% dopo il +12% dei ricavi nel I trimestre. Giù anche Fineco che perde l’1,6%.
Lo spread BTp-Bund invece ha aperto poco mosso a 227 punti e ha poi puntato verso l’alto viaggiando ora sui 234 punti base.
Il petrolio è in rialzo mentre il dollaro è in ribasso sulle principali valute dopo che la Federal Reserve si è impegnata a fare tutto il necessario per sostenere l’economia.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]