[:it]
Alberghi, bar-ristoranti, moda, svago e auto i settori più colpiti
Un crollo dei consumi per il 2020 pari a quasi 84 miliardi di euro, l’8% in più rispetto al 2019. E’ questa la stima aggiornata dell’Ufficio studi di Confcommercio sugli effetti del lockdown a causa del Coronavirus. Una valutazione prudenziale che, non si esclude, possa anche peggiorare.
Oltre tre quarti della perdita dei consumi sono concentrati in pochi settori: vestiario e calzature, automobili e moto, servizi ricreativi e culturali, alberghi, bar e ristoranti. Questi ultimi due, in particolare, sono i comparti che registrano le cadute più pesanti: -48,5% per i servizi di alloggio e -33,3% per il food. Secondo l’Istituto le cadute potrebbero risultare a consuntivo “decisamente più gravi se il ritorno alla nuova normalità sarà particolarmente lento. “E’ evidente che con un crollo della domanda così pesante la sopravvivenza stessa di questi comparti di attività economica è messa a serio rischio. Molto dipenderà dall’efficacia dei provvedimenti del Governo di sostegno alla produzione e al consumo, sia quelli già adottati sia quelli futuri. La strategia più logica e immediata di sostegno si riassume nella trasformazione delle perdite di reddito del settore privato, causate dalla chiusura forzata per il lockdown, in maggiore debito pubblico. Questo pilastro dei trasferimenti a fondo perduto a famiglie e imprese sembra in via di rafforzamento e ciò offre qualche speranza per la ripresa“, si legge in una nota.
di: Maria Lucia PANUCCI
LEGGI ANCHE: Confcommercio, consumi in calo a marzo del 31,7%
LEGGI ANCHE: Approvato il Def, ecco i numeri: consumi in calo del 7,2%
LEGGI ANCHE: Istat, crollo dei consumi del 10% se il lockdown si estende fino a giugno
[:]