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BoE lascia fermi i tassi
Le Borse europee aprono sotto la parità. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 è positivo con un +0,46%. A Francoforte il Dax sale dello 0,65%, a Parigi il Cac40 guadagna lo 0,62% e a Londra l’indice Ftse100 segna un +0,42%.
Gli investitori sono focalizzati su più fronti: da una parte guardano all’aumento a sorpresa delle esportazioni in Cina e dall’altro alle rinnovate tensioni diplomatiche tra Washington e Pechino. Ma non solo. Dal Vecchio continente sono giunte nuove indicazioni riguardanti l’effetto Coronavirus sulle economie. In Germania e Francia la produzione industriale a marzo è crollata, segnando una contrazione (rispettivamente del -9,2% e -16,2% su base mensile) record e peggiore delle attese.
L’attenzione è rivolta anche alla Bank of England che ha annunciato di aver lasciato i tassi di interessi invariati allo 0,1%, dicendosi pronta tuttavia a intervenire in qualsiasi momento, nel caso in cui la crisi economica provocata dal Coronavirus dovesse peggiorare. Le nuove stime della BoE vedono l’economia britannica ridursi del 30% nella prima metà dell’anno a causa della pandemia di coronavirus e il saldo dell’intero 2020 potrebbe essere di -14%, con un successivo rimbalzo del 15% nel 2021. Dall’inizio della pandemia, la banca centrale inglese ha tagliato i tassi due volte, portandoli dallo 0,75% fino allo 0,1% attuale, e ha annunciato anche un nuovo piano di Quantitative easing del valore di 200 miliardi di sterline, portando così il valore del programma totale dei suoi acquisti di bond a 645 miliardi di sterline.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]