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A rischio 420 mila posti lavoro
Solo il 20% degli italiani potrà andare in vacanza e la stagione turistica, ormai imminente, sarà tutta in perdita. A delineare il quadro negativo di uno dei settori più colpiti dalla pandemia è Confcommercio che, in audizione alla Commissione Industria del Senato, ha spiegato che finita l’emergenza sanitaria “ci sarà il problema di riempire le stanze degli alberghi”. “Potrà andare in vacanza, ad esclusione di chi ha le seconde case, solo il 20% degli italiani. Nel settore turistico – ha spiegato Alberto Corti, responsabile turismo dell’associazione – a causa dell’emergenza da Covid, le perdite potrebbero essere di 120 miliardi da qui a fine 2020″. Addirittura con la chiusura delle attività commerciali e turistiche e la difficile ripartenza bloccata dal distanziamento sociale si stima una perdita di 420 mila posti di lavoro.
Già qualche giorno fa proprio Confcommercio aveva lanciato l’allarme spiegando che con l’emergenza Covid-19 rischiano la chiusura definitiva ben 270 mila imprese del comparto, pari al 10% del totale ed oggi in audizione questi numeri sono stati di nuovo evidenziati da Enrico Postacchini, membro di Giunta di Confcommercio. “Numeri inesorabili e purtroppo non ci sono strumenti immediati per mantenere in piedi le attività. C’è grande enfasi sulla riapertura in assoluta sicurezza delle attività dal 18 maggio –ha osservato Postacchini – ma è un ottimismo ingiustificato e siamo destinati a vivere il 2020 con uno scenario da Ferragosto con l’aggravante che non ci saranno turisti. Non ci sarà nessuna corsa agli acquisti né a mangiare fuori“.
di: Maria Lucia PANUCCI
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