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Gli investitori sono preoccupati dei nuovi focolai. In Italia il tesoro emette titoli poliennali per 9 miliardi
Apertura in deciso calo per le principali Borse europee, dopo il tonfo di ieri di Wall STreet. In avvio il Dax di Francoforte mostra una flessione dell’1,48% e il Cac40 di Parigi cede circa l’1,34%. Ribassi più contenuti per l’indice londinese Ftse 100 che lascia sul terreno lo 0,86% nel giorno in cui è è arrivato il dato sul Pil che è sceso nel primo trimestre del 2% su base trimestrale, iniziando a scontare il lockdowm imposto dal governo del premier Boris Johnson a partire dal 23 marzo. Sul mercato restano i timori per via della ripresa dei contagi che si sta abbattendo in alcune località della Cina e Corea del Sud.
L’azionario asiatico è misto, sulla scia di nuovi casi di contagiati da Coronavirus che si sono manifestati in alcuni Paesi, come Cina e Corea del Sud, a seguito dell’allentamento delle misure di contenimento. L’indice Nikkei 225 ha chiuso la sessione in calo dello 0,49% a 20.267,05 punti, Shanghai è piatta con una variazione +0,08%, Hong Kong segna un -0,09%, Sidney -0,01%, Seoul +0,37%.
Di certo non sono di buon auspicio le parole di Anthony Fauci, il virologo della Casa Bianca che ieri, nella sua audizione al Senato Usa, ha avvertito che, anche nel caso in cui si dovesse trovare un vaccino contro il Coronavirus, “non ci sarebbe alcuna garanzia sulla sua reale efficacia“.
Nel frattempo la Banca centrale cinese ha ammesso che il leverage ratio del Paese è aumentato significativamente nel primo trimestre, in quanto Pechino ha allentato la politica monetaria per far ripartire l’economia duramente colpita dalla pandemia di Coronavirus.
E’ prevista la pubblicazione del report mensile dell’Opec, mentre il petrolio è in calo: il Brent segna un ribasso dell’1,7% a 29,47 dollari e il Wti cede lo 0,81% a 25,57 dollari. Intanto l’oro guadagna un marginale 0,029% a 1.707 dollari l’oncia.
Nel valutario il dollaro si è indebolito durante la seduta asiatica, dopo il calo dell’inflazione degli Stati Uniti. Entrando nel dettaglio dei principali cross, l’euro/dollaro tratta sopra a 1,085, +0,06%, il dollaro/yen è invariato a 107,12 e il cambio sterlina/dollaro viaggia a 1,228, +0,2%.
In Italia è in programma un’altra tornata di aste per il Mef dopo i 10,5 miliardi di Bot emessi ieri con tassi in calo. In totale il Tesoro si appresta a collocare 9 miliardi di euro di Btp: al 2023 per un importo tra 4 e 4,5 miliardi di euro, al 2027 tra 2 e 2,5 miliardi, al 2035 tra 750 milioni e 1 miliardo e al 2040 tra 750 milioni e 1 miliardo. Nell’attesa lo spread Btp-Bind è salito e si attesta sui 242 punti base.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]