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Mascherina obbligatoria a bordo e accesso solo su richiesta individuale alle toilette
Ryanair è pronta a tornare in pista in Italia e in Europa dal prossimo 1° luglio. La compagnia ha annunciato che ripristinerà il 40% dei propri voli ma che coprirà il 90% delle destinazioni del proprio network.
La società lamenta che attualmente sono attivi solo 30 voli con un “programma giornaliero scheletrico” e questo perché i Governi di tutta Europa hanno imposto misure di distanziamento sociale e severe restrizioni sui viaggi internazionali. Ecco allora che David O’Brien, chief commercial officer della low cost ha puntato il dito contro i leader dei vari Paesi, a partire dall’Italia, perché “il distanziamento sociale a bordo con il sedere centrale vuoto non serve a nulla e crea solo danni da un punto di vista economico”. “Come fai a tenere distanti le persone 1-2 metri? Nemmeno bloccando il posto centrale della fila ci riesci: sono 45 centimetri, comunque insufficienti – ha spiegato. – Per non parlare dell’aspetto economico: i vettori sarebbero penalizzati nei ricavi dovendo rinunciare al 33-35% degli introiti”.
La voglia di ripartire è tanta e la stessa Rynair sa come far volare i propri passeggeri in totale sicurezza. In particolare due sono le misure chiave di sicurezza anti coronavirus programmate da Ryanair: l’uso obbligatorio della mascherina a bordo per i passeggeri e l’accesso solo su richiesta individuale alle toilette degli aerei. “Per evitare le file ai bagni, i passeggeri dovranno essere autorizzati uno per uno dagli assistenti di volo ad alzarsi“, ha spiegato Michael O’Leary, patron del colosso irlandese del trasporto aero low cost. La compagnia aerea ha spiegato poi che i passeggeri verranno sottoposti a controlli della temperatura all’ingresso dell’aeroporto.
“L’idea è volare meno volte al giorno ma in più località possibili“, sintetizza O’Brien. I decolli in tutta Europa dovrebbero così salire attorno al migliaio ogni 24 ore. Una ripresa graduale che però, avverte il manager, dipende tutta dalle decisioni dei Governi. Ad oggi infatti in Italia non ci si può spostare al di fuori della propria Regione se non per i motivi previsti dal dpcm. E in generale nel Vecchio Continente le restrizioni imposte rendono quasi impossibile muoversi. Ma sulla ripartenza il 1 luglio non ci sono dubbi ed il piano prevede di iniziare con circa duemila voli alla settimana da/per l’Italia su un totale di 7.000 a livello di network complessivi. Certo, le incognite non sono poche, ad iniziare proprio da quel distanziamento sociale a bordo che impone alle compagnie che volano in queste settimane di emergenza di non vendere un 1/3 dei sedili. “A un certo punto bisogna pur iniziare a riaprire le attività”, ha concluso.
Quanto al futuro di Ryanair il chief commercial officer auspica di ripristinare il 60% dei voli tra agosto e settembre per arrivare all’80% la prossima stagione estiva (fine marzo-fine ottobre 2021).
di: Maria Lucia PANUCCI
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