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Avviata un’istruttoria sull’offerta pubblica di scambio lanciata da Intesa Sanpaolo su Ubi Banca
L’Antitrust ha avviato un’istruttoria sull’offerta pubblica di scambio lanciata da Intesa Sanpaolo su Ubi Banca per verificare gli effetti sulla concorrenza dell’operazione che potrebbe portare la prima banca del Paese ad acquisire il quarto istituto. “In considerazione dell’importanza dell’operazione – si legge in una nota dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato – l’istruttoria è volta a verificare i possibili effetti sulle dinamiche concorrenziali nei mercati bancari, finanziari e assicurativi, nazionali e locali”. Su mandato dell’authority, gli uomini della Guardia di finanza hanno quindi perquisito le sedi milanesi di Intesa e dell’advisor Mediobanca oltre a quella di Ubi a Bergamo per acquisire documenti ed informazioni.
Intesa Sanpaolo ha lanciato un’offerta pubblica di scambio su Ubi Banca il 17 febbraio scorso. Si tratta di una operazione molto complessa perché, come si legge nell’istruttoria stessa, “l’acquisizione di Ubi da parte di Intesa è in grado di modificare in modo significativo il contesto bancario” E questo sotto due profili: da un lato privando il sistema “di un operatore di medie dimensioni che in un futuro non remoto avrebbe potuto fungere da polo di aggregazione, costituendo un terzo gruppo bancario di grandi dimensioni a fianco di Intesa e Unicredit“. Dall’altro facendo venir meno “la sostanziale simmetria fra Intesa e Unicredit, con l’importante crescita della prima“.
In caso di successo dell’operazione è previsto che Bper acquisirà 400-500 filiali con 1,2 milioni di clienti e UnipolSai rileverà i rami d’azienda delle compagnie assicurative Bancassurance Popolari, Lombarda Vita e Aviva Vita partecipate da Ubi.
I vertici di Ubi hanno confermato che attendono per la prima decade di giugno l’offerta pubblica di scambio di Intesa Sanpaolo. Soltanto allora il Consiglio di amministrazione della banca si potrà esprimere.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]