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Tonica Milano che segue l’andamento dell’Europa
Wall Street avvia gli scambi in rally, grazie al successo della Fase 2, che sembrerebbe confermare contagi “sotto controllo” negli Stati che hanno già riavviato l’attività. Alla Borsa di New York, scambia in deciso rialzo il Dow Jones che, segnando +2,93%, raggiunge i 24.380,12 punti. Sulla stessa linea avanza con forza lo S&P-500 che continua gli scambi a 2.936,02 punti. Sale il Nasdaq 100 (+1,3%), come l’S&P 100 (1,9%).
L’entusiasmo per le riaperture delle attività post lockdown tiene tonici i mercati europei che continuano la giornata in rialzo. Tra gli indici di Eurolandia vola Francoforte con una marcata risalita del 2,95%, brilla Londra con un forte incremento (+2,39%), e ottima performance per Parigi che registra un progresso del 2,32%. A Piazza Affari, il FTSE MIB continua la giornata con un aumento dell’1,33%, a 17.077 punti. Si distinguono a Milano i settori vendite al dettaglio (+3,87%), beni per la casa (+3,59%) ed alimentare (+3,36%). Recuperano terreno i titoli del lusso, così come Unipol. Dopo aver presentato conti trimestrali con utili in calo (-21% Unipol a 134 milioni e -7,2% Unipolsai a 171 milioni), l’a.d. del gruppo assicurativo Carlo Cimbri ha dichiarato che la società non avrà difficoltà a raggiungere gli obiettivi del 2020 e che resta inalterata la volontà di distribuire il dividendo anche per Unipol, operazione sospesa dopo la raccomandazione dell’Ivass in seguito all’incertezza legata all’impatto dell’emergenza sanitaria.
Intanto si registra un boom di ordini per il BTp Italia che in poche ore ha già raccolto prenotazioni per due miliardi. Gli investitori mantengono comunque un atteggiamento prudente, in attesa di valutare i dati macroeconomici previsti in settimana (dall’indice tedesco Zew ai Pmi preliminari di maggio per Europa e Stati Uniti, oltre all’aggiornamento settimanale sui sussidi di disoccupazione Usa). Lo testimonia l’andamento dell’oro, “porto sicuro” per eccellenza in momenti di incertezza: il contratto è salito fino a 1.764,73 dollari (+1,2%), il livello più alto dall’ottobre 2012.
Si conferma in rialzo il prezzo del petrolio, mentre i produttori continuano a ridurre l’attività per bilanciare il mercato. Il future giugno s ul Wti sale del 9,58% a 32,25 dollari al barile, mentre la consegna luglio sul Brent guadagna il 6,22% a 34,53 dollari. Lo spread tra BTp e Bund si attesta invece sui 231 punti base.
di: Maria Lucia PANUCCI
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