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Azionario Asia misto dopo la decisione di People’s Bank of China
Partenza negativa per le Borse europee. In avvio l’indice Eurostoxx 50 scivola dello 0,41%, a Francoforte il Dax segna un -0,32%, a Parigi il Cac40 cede lo 0,48% e a Londra l’indice Ftse100 mostra un -0,47%. Non aiuta il report pubblicato ieri dal sito specializzato Stat News che ha messo un dubbio i risultati dei test iniziali del vaccino per il Covid-19 di Moderna dopo che a inizio settimana i dati positivi pubblicati dal gruppo sugli esperimenti del nuovo antivirus avevano alimentato le speranze. Di riflesso anche il Dow ha perso l’1,59%, l’S&P ha ceduto l’1,05%, mentre il Nasdaq ha lasciato sul terreno lo 0,54%. E per oggi i future di Wall Street sono al momento orientati al rialzo (attorno all’1%).
A due velocità l’Asia dopo la decisione della People’s Bank of China di lasciare invariati i tassi di finanziamento a 1 anno e a cinque anni, rispettivamente al 3,85% e 4,65%, in linea con le attese di trader e analisti. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in rialzo dello 0,79% a 20.595,15 punti mentre la borsa di Shanghai non ha apprezzato evidentemente il nulla di fatto della banca ed è in perdita dello 0,65%. Tra gli altri indici, Hong Kong cede lo 0,11%, Sidney avanza dello 0,24%, Seoul fa +0,45%.
A pesare sono anche le nuove accuse che il presidente Donald Trump ha rivolto ancora una volta all’Organizzazione mondiale della Sanità rea, secondo l’inquilino della Casa Bianca, di sostenere la “campagna di disinformazione” della Cina (leggi qui per approfondire).
Intanto il petrolio continua a salire in vista del graduale allentamento delle misure restrittive imposte per limitare la diffusione del virus e della ripresa della domanda. Il Brent guadagna a 34,91 dollari al barile (+0,75%) mentre il benchmark americano Wti sale a 32,12 dollari al barile (+0,5%).
L’oro sale dello 0,42% a 1.753 dollari l’oncia. Nel valutario il cambio euro-dollaro segna un +0,2% a 1,094. Il dollaro/yen è a 107,72 (+0,04%) e il cross sterlina/dollaro scambia a 1,226 (+0,07%).
Nell’obbligazionario si ricorda che termina oggi il collocamento retail della sedicesima edizione del Btp Italia che nelle prime due sedute ha fatto il pieno di ordini arrivati a 8,7 miliardi, oltre le attese dl governo. Domani sarà la volta della raccolta presso gli investitori istituzionali, mentre lo spread Btp-Bund riparte da 211 punti base, ieri in ribasso dell’8% nonostante lo scontro sul nuovo fondo da 500 miliardi di euro proposto dall’asse franco-tedesco che ha scontentato i Paesi del nord Europa.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]