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Focus sulle nuove tensioni tra Cina e Hong kong
Partenza in rosso per le Borse europee. In avvio l’indice Eurostoxx 50 cede nei primi minuti di contrattazione l’1,37%. A Francoforte il Dax perde l’1,41%, a Parigi il Cac40 segna una flessione dell’1,42% e a Londra l’indice Ftse100 arretra dell’1,71%, dopo il crollo delle vendite al dettaglio ad aprile (-18,1% rispetto al mese prima) per effetto del Cobid-19 e delle misure di confinamento.
Tutto questo mentre le nuove tensioni tra Hong Kong, Cina e Usa hanno fatto sprofondare l’indice Hang Seng della città Stato a -5,1%. Più contenute le perdite della altre piazze asiatiche: Tokyo cede lo 0,86%, Shanghai l’1,62% e Seul l’1,75%.
Pechino vuole imporre una nuova legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong, dopo mesi di proteste anti-governative che nel 2019 hanno scosso la città con l’obiettivo di ottenere una maggiore autonomia. La mossa ha scatenato preoccupazioni perché il provvedimento darà alla Cina un maggiore controllo su Hong Kong e gli attivisti si preparano a scendere nelle strade con nuove marce di contestazione. Intanto il premier cinese Li Keqiang ha detto che il Paese, per la prima volta dal 1990, non fisserà per quest’anno un target di incremento del pil proprio per via dell’incertezza legata agli effetti del coronavirus. Nel 2019 l’economia cinese è cresciuta del 6,1%, restando nell’intervallo target del 6-6,5% determinato per lo scorso anno dal governo cinese. Nel primo trimestre di quest’anno invece il virus ha provocato un crollo del 6,8%.
Pronta la reazione del presidente Usa Donald Trump il quale ha promesso che reagirà con forza se Pechino dovesse approvare il provvedimento su Hong Kong e ha confermato anche che gli Usa abbandoneranno il trattato Open Skies a causa delle presunte violazioni compiute dalla Russia. Inoltre mercoledì il Senato Usa ha varato una norma che potrebbe limitare le aziende cinesi dal quotarsi a Wall Street o nel raccogliere capitali presso investitori americani a meno che non rispettino standard di audit imposti da Washington.
Nel valutario, l’euro/dollaro tratta a 1,092 con un ribasso dello 0,18%, il cambio sterlina/dollaro è a 1,221 (-0,09%) e il cross dollaro/yen è a 107,4 (-0,19%).
Tra le commodities, il petrolio perde terreno dopo che la Cina ha deciso di non dare per il 2020 un target di pil: il Wti cede il 5,78% a 31,96 dollari e il Brent segna un ribasso del 4,46% a 34,45 dollari. L’oro tratta a 1.733 dollari l’oncia (+0,65%).
di: Maria Lucia PANUCCI[:]