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Lo Stato diventa primo azionista della compagnia
L’accordo è stato raggiunto. La Germania salva Lufthansa e ne diventa il primo azionista (vedi qui per approfondire). E’ stato infatti approvato il pacchetto di aiuti che prevede la dotazione di 9 miliardi di euro con una partecipazione diretta nel capitale del 20% da parte del Governo tedesco. La compagnia aerea è stata informata che l’Economic Stabilization Fund (Wsf)- Coordinamento del Fondo di stabilizzazione economica ha approvato il pacchetto di stabilizzazione per l’azienda.
Berlino ha tenuto a precisare che l’intera operazione ha il limite della temporaneità, anche se poi, ha precisato il ministro delle finanze Olaf Scholz, tutto dipenderà da quanto ci metterà Lufthansa ad uscire dalla crisi in cui è piombata. Secondo i piani potrebbe non essere prima del 2023. Secondo Scholz, comunque, la soluzione trovata è molto positiva. “Lufthansa è un’azienda di successo che si è trovata nei guai a causa delle restrizioni del Coronavirus. Al colosso tedesco serve un ponte per attraversare la crisi e andare avanti“, ha spiegato.
Il salvataggio è il più importante del genere in Germania nel corso della pandemia. Ed è anche l’unico che coinvolge direttamente il Governo Merkel, anche se altri potrebbero essere necessari. Come parte dell’accordo, lo Stato pagherà circa 300 milioni di euro per le nuove azioni Lufthansa al prezzo di sconto di 2,56 euro, il valore nominale delle sue azioni in bilancio. L’accordo include un investimento di 5,7 miliardi di euro attraverso una cosiddetta partecipazione silenziosa, uno strumento ibrido che non diluirebbe i diritti di voto degli azionisti. La società pagherà un dividendo garantito sull’investimento del 4% nel 2020 e nel 2021, salendo al 9,5% nel 2027. Una parte della partecipazione silenziosa può essere trasformata nel 5% del capitale di Lufthansa se la società non paga il dividendo garantito. Infine lo Stato sosterrà anche un prestito triennale di 3 miliardi di euro.
Il pacchetto di stabilizzazione richiede ancora l’approvazione finale del Consiglio di amministrazione e del Consiglio di vigilanza della società. Entrambi gli organi si riuniranno a breve. Poi il piano dovrà avere l’ok anche della Commissione Europea. La cancelliera tedesca Angela Merkel, intanto, si sarebbe detta contraria alle condizioni richieste da Bruxelles per il salvataggio che pianificherebbe di prendere i diritti di decollo e di atterraggio nelle sedi principali di Francoforte e Monaco di Baviera.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]