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Ecco le due novità per incentivare i pagamenti digitali
Sempre più bancomat e sempre meno contanti. Dal prossimo 1° luglio la soglia per l’utilizzo del cash viene ridotta a 1.999,99 euro dai 3000 attuali e poi dal 2022 si abbasserà ulteriormente a 1000 euro. Contestualmente sempre tra poco più di un mese verrà introdotto il credito d’imposta del 30% sulle commissioni pagate dagli esercenti per l’uso del Pos. Un bonus che, in qualche modo, compensa quello che i commercianti hanno sempre denunciato e che li ha portati a preferire di essere pagati con i soldi veri, cioè i costi elevati della moneta di plastica. In alcuni casi si arriva al 3% ma niente paura perché se la soglia dei pagamenti in contanti si riduce chi rifiuterà questo tipo di pagamento non verrà di certo sanzionato. Resterà, dunque, solo un problema del cliente. Sono queste le due novità del Decreto Rilancio che hanno la finalità di incentivare sempre di più i pagamenti digitali.
Per calcolare la misura di credito spettante, esercenti e professionisti riceveranno, con cadenza mensile e in via telematica, l’elenco delle transazioni effettuate e le informazioni relative alle commissioni addebitate da parte dei prestatori dei servizi di pagamento. Le comunicazioni saranno poi trasmesse dagli intermediari entro il 20esimo giorno del mese successivo al periodo di riferimento e cioè a quello in cui sono stati ricevuti i pagamenti tracciabili.
Il credito di imposta maturato può essere usato dal professionista esclusivamente in compensazione con i modelli di pagamento F24 a decorrere dal mese successivo a quello in cui la spesa è stata sostenuta. Il credito inoltre deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di maturazione e in quelli successivi sino a quello in cui se ne conclude l’utilizzo.
di: Maria Lucia PANUCCI
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