Azionario asiatico misto
Avvio positivo per le borse europee. A Francoforte il Dax inizia la seduta in rialzo dello 0,7%, mentre il Cac40 e il Ftse 100 avanzano rispettivamente dello 0,68% e dello 0,8%. Tutto questo nonostante le tensioni tra Usa e Cina siano ancora in primo piano. Soprattutto dopo una serie di dichiarazioni da parte dell’amministrazione Trump nei confronti della Cina circa la questione Hong Kong. In particolare, quelle del segretario di Stato Usa Mike Pompeo che ha reso noto di aver segnalato al Congresso che, considerati i fatti, Hong Kong “non è più autonoma dalla Cina“. Uno scenario che ieri ha solo in parte minato il sentiment a Wall Street, che ha, tuttavia, chiuso con il Dow Jones e l’S&P 500 al di sopra di soglie importanti rispettivamente a 25 mila e a tre mila punti.
A spingere i listini sono le speranze per una ripresa dell’economia più rapida di quanto inizialmente previsto grazie ai progressi messi a segno sul fronte sanitario e le speculazioni su nuovi stimoli da parte delle autorità Usa.
Un ulteriore sostegno ai rialzi viene dalle misure espansive proposte in Europa e Giappone. La Commissione europea ha proposto un Recovery Fund da 750 miliardi di euro di fronte alla crisi innescata dal Coronavirus (leggi qui per approfondire) mentre il Giappone ha approvato un nuovo maxi piano di aiuti da oltre 1.100 miliardi di dollari a sostegno della ripresa. Ed aumentano anche le possibilità di un nuovo intervento da parte degli Usa.
L’azionario asiatico è misto. La borsa di Hong Kong cede l’1%, dopo essere arrivata a perdere il 2% circa. Snobba le tensioni geopolitiche la borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei 225 che ha chiuso la sessione balzando del 2,32% a 21.916,31 chiudendo al record dallo scorso 27 febbraio, a un valore superiore di quasi +34% rispetto ai minimi testati a marzo. Il listino ha beneficiato degli acquisti su Wall Street, superando anche la media mobile a 200 giorni. Tra le altre piazze finanziarie dell’area Asia-Pacifico, Sidney positiva con +1,51%, Shanghai sotto pressione con -0,10% e Seoul piatta con -0,06%.
Nel valutario, l’euro/dollaro sale dello 0,17% a 1,102, con la moneta unica che sta mostrando i muscoli dopo che l’Unione europea ha definito il suo Recovery Fund. il cambio sterlina/dollaro è a 1,227 (+0,23%) e il dollaro/yen scambia a 107,84 (+0,12%). Tra le commodities il petrolio Wti cede il 2,93% a 31,8 dollari e il Brent segna il -1,84% a 34,10 dollari. L’oro sale dello 0,38% a 1.733 dollari l’oncia.
di: Maria Lucia PANUCCI