E’ la prima volta che la missione viene affidata ad una azienda privata
Missione compiuta. Ok Terra, siamo sulla Iss. La navicella Crew Dragon della SpaceX è stata lanciata sabato sera da Cape Canaveral, in Florida, e gli americani Doug Hurley e Bob Behnken, dopo le lunghe procedure di sicurezza e controllo sulla decompressione, hanno avuto il permesso per entrare nella stazione spaziale. E’ la prima volta che la Nasa si affida a una compagnia privata per portare in orbita suoi astronauti. “Per la prima volta dopo nove anni abbiamo lanciato astronauti americani un razzo americano dal suolo americano. Abbiamo fatto la storia, inizia una nuova era – ha detto orgoglioso l’amministratore capo della Nasa, Jim Bridenstine. – Questo è un volo di test. Dalla prossima missione saranno quattro, ma arriveremo ad avere sette posti”. Gli ha fatto eco anche presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), Giorgio Saccoccia: “E’ un passo significativo che segna l’inizio di una nuova era commerciale per i voli spaziali umani“, ha detto.
Il lancio, rinviato nei giorni scorsi a causa del maltempo (leggi qui per approfondire) è avvenuto dalla rampa 39/A. Ad assistere c’era anche il presidente americano, Donald Trump.
La navicella Crew Dragon ha raggiunto la Stazione spaziale internazionale con la missione battezzata Demo-2 dopo circa 20 ore, in leggero anticipo sulla tabella di marcia. A bordo della Iss, i due veterani Nasa hanno trovato l’americano Chris Cassidy e i russi Anatoli Ivanishin e Ivan Vagner. L’attracco della capsula alla Stazione spaziale internazionale è avvenuto alle 16:16 ora italiana, a 422 chilometri dalla Terra all’altezza del confine tra Cina settentrionale e Mongolia.
di: Maria Lucia PANUCCI