Sarà possibile utilizzare il credito d’imposta del 60% del canone mensile per la locazione, il leasing o la concessione di immobili ad uso non abitativo
E’ operativo il bonus affitti previsto dal decreto Rilancio che riguarda non solo le imprese e i commercianti, ma anche i forfetari e gli enti no profit, compresi quelli del terzo settore e quelli religiosi civilmente riconosciuti che svolgono attività istituzionale di interesse generale.
Secondo quanto specificato da una circolare dell’Agenzia delle Entrate sarà possibile utilizzare il credito d’imposta del 60% del canone mensile per la locazione, il leasing o la concessione di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento di attività industriali, commerciali, artigianali, agricole.
Nel dettaglio quindi si può scontare dalle tasse il 60% (il 30% per gli affitti di azienda) di quanto pagato come canone per il trimestre di chiusura ma è comunque necessario che il canone sia stato corrisposto. In caso di mancato pagamento la possibilità di utilizzare il credito d’imposta resta sospesa fino al momento del versamento. Se il canone invece è stato versato in via anticipata, sarà necessario individuare le rate relative ai mesi di fruizione del beneficio parametrandole alla durata complessiva del contratto. L’importo potrà essere portato in compensazione con le altre imposte dovute con il modello F24 nella dichiarazione dei redditi o, in alternativa, può essere ceduto.
Il credito d’imposta spetta a condizione che i soggetti abbiano subito una diminuzione del fatturato per marzo, aprile e maggio di almeno il 50% rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente. Il calo del fatturato o dei corrispettivi deve essere verificato di volta in volta perché può capitare anche il caso in cui, ad esempio, spetti il credito d’imposta solo per uno dei tre mesi. La condizione del calo del fatturato si applica esclusivamente ai locatari esercenti attività economica. Per gli enti non commerciali non è prevista questa verifica: in questi casi il requisito da rispettare, oltre al non aver conseguito nell’anno precedente flussi reddituali in misura superiore a cinque milioni di euro, è che l’immobile per cui viene corrisposto il canone abbia una destinazione non abitativa e sia destinato allo svolgimento dell’attività istituzionale.
Soddisfatto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che parla di “un aiuto concreto per la ripartenza“. Anche il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi sottolinea che “si tratta di un sostegno importante per aziende e imprenditori, che fa parte della rete di interventi che il Governo sta mettendo in campo“. “La strada è ancora lunga – sottolinea. – Continuiamo a restare concentrati sui fatti e su ciò che dobbiamo fare per l’Italia di oggi e di domani“.
di: Maria Lucia PANUCCI
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