
Sangalli: “Confidiamo nella magistratura ma servono risorse immediate”
Dopo la carenza di liquidità ed il calo dei consumi ora ci si mette anche la malavita ad ostacolare la ripartenza delle imprese italiane. L’11% delle aziende vede nella criminalità un possibile freno allo svolgimento della propria attività ed in particolare circa il 10% degli imprenditori in questo periodo “risulta esposto all’usura” o a tentativi di “appropriazione anomala‘” dell’azienda. E’ quanto mette in evidenza un indagine di Confcommercio pubblicata oggi a proposito delle difficoltà delle imprese durante e dopo il lockdown.
Dall’indagine emerge che, a fronte di una media del 9,8% di esposizione all’usura delle micro e piccole imprese del terziario di mercato in questo frangente storico, il 13,1% dei ristoratori e dei proprietari di bar dichiara di avere sentito personalmente notizie di pressioni usuraie su imprese del proprio settore e della propria zona. Analogamente all’usura, una frazione prossima al 10% degli imprenditori appare esposta a pressioni della criminalità. Circa il 60% degli imprenditori esprime poi preoccupazione per questi fenomeni, soprattutto in un momento di gravissima crisi economica come quello attuale. E di questi, quasi 1 su 5 si dice molto preoccupato.
Il 67,4% delle aziende intervistate giudica comunque “molto” o “abbastanza” efficace l’azione delle forze dell’ordine e della Magistratura per contrastare la criminalità. Più della metà (il 60%) ritiene fondamentale ricorrere subito alla denuncia ma ancora oggi quasi 1 impresa su 3 di fronte a questi fenomeni non sa cosa fare. “La crisi economica – commenta il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli – crea una zona d’ombra dove rischia di rafforzarsi la criminalità. Le nostre imprese in difficoltà denunciano sempre più spesso usura, estorsioni e acquisizioni illecite. Abbiamo comunque fiducia nella magistratura e nelle Forze dell’ordine ma, insieme, è necessaria più rapidità per far giungere i sostegni previsti dal Decreto rilancio alle aziende e irrobustirli. Solo così si combatte la criminalità e si ricostruisce un’economia sana“.
di: Maria Lucia PANUCCI
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