In profondo rosso anche le Borse europee. Le peggiori Piazza Affari e Madrid
Wall Street parte male in avvio di seduta. il Dow Jones cala del 2,9%, l’indice tecnologico perde il 2,1%.
Anche le Borse europee sono in profondo rosso per la preoccupazione di una seconda ondata di contagi da Covid-19 e per la posizione della Federal Reserve che, pur confermando le politiche accomodanti (leggi qui), ha sottolineato che la ripresa dell’economia dallo shock del Covid-19 richiederà anni. Una prospettiva che preoccupa gli investitori che avevano scommesso invece su un recupero più rapido. A certificare le difficoltà dell’economia, sono arrivati anche i dati dell’Istat sulla produzione industriale in Italia, crollata del 19% in aprile (vedi qui).
Le perdite più pesanti, in Europa, sono per Milano e Madrid. La Borsa spagnola è appesantita anche dal nuovo aumento dei casi di contagio, registrato in Spagna. A Piazza Affari intanto il Ftse Mib torna sotto i 19 mila punti. E’ tutto in rosso il paniere dei 40 titoli: le performance peggiori sono quelle di Cnh Industrial e di Fiat Chrysler. Per la casa auto si va verso l’apertura dell’istruttoria da parte della Commissione Ue sulla fusione con Peugeot che potrebbe far slittare di quattro mesi l’operazione dopo le criticità sollevate dall’Antitrust Ue. A Parigi anche Peugeot cade del 5%. A Piazza Affari vendite anche su Atlantia, mentre tra i bancari è Banco Bpm la peggiore con una flessione superiore al 4%. Italgas invece resiste con un calo limitato dello 0,4% dopo i target sul 2020.
Continuano ad aumentare le richieste settimanali per i sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti. Stando a quanto riportato dal dipartimento del Lavoro, 1,542 milioni di nuovi lavoratori hanno fatto richiesta per i sussidi la scorsa settimana, in calo di 355.000 unità rispetto alla settimana precedente; le attese erano per 1,595 milioni nuove richieste. Il dato della settimana precedente è stato rivisto in rialzo di 20.000 unità a 1,897 da 1,877 milioni di unità.
Tassi in calo nell’asta dei BTp a medio lungo termine del Tesoro che ha offerto complessivamente titoli per un controvalore di 9,5 miliardi. L’asta dei nuovi BTp triennali è stata assegnata ad un tasso dello 0,46% con un calo di 41 punti base rispetto all’asta precedente. Nel dettaglio il Tesoro ha offerto fino a un massimo di 5 miliardi, importo interamente assegnato, e la domanda del mercato è ammontata a 6,85 miliardi con un rapporto di copertura di 1,37 volte. I rendimenti sono risultati in netta contrazione anche per i BTp 2027, il Tesoro ha assegnato l’importo massimo di 2,5 miliardi e la domanda del mercato è stata pari a 3,56 miliardi (1,43 volte).
Riguardo ai BTp 2036, offerti in quarta tranche, il rendimento lordo in asta è risultato dell’1,91% , in calo di 15 punti base rispetto all’asta precedente. In calo, intanto, lo spread BTp/Bund che torna sotto i 190 punti base.
di: Maria Lucia PANUCCI
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