
Serve un fondo di sostegno da 800 milioni di euro
Sono oltre 10.000 i lavoratori in cassa integrazione e a loro si aggiungono le figure che operano nelle attività e nei servizi legati all’indotto generato dagli aeroporti, per un totale di 700 mila occupati. Una delegazione di Assaeroporti, l’Associazione dei gestori degli scali nazionali, è stata audita oggi dalla IX Commissione della Camera nell’ambito dell’esame del Decreto Rilancio. Sono intervenuti il vicepresidente vicario Fulvio Cavalleri, i vice presidenti Emilio Bellingardi, Monica Scarpa, Marco Troncone e il Consigliere Armando Brunini.
Ebbene, Assaeroporti, attraverso le parole di Cavalleri, ha illustrato alla Commissione alcuni dati allarmanti sull’impatto che la crisi generata dal Coronavirus sta avendo sugli aeroporti nazionali, evidenziando la totale mancanza di interventi a sostegno di un settore strategico che risulta essere invece tra i più colpiti.
Secondo le ultime stime effettuate dall’associazione il 2020 rischia di chiudersi con un traffico ben al di sotto di 70 milioni di passeggeri, a fronte dei 193 milioni di quelli registrati nel 2019 per una contrazione pari al 65%. Ma non è tutto perché a questo si somma un pesante calo del fatturato di circa 1,8 miliardi di euro dovuto appunto alla quasi assenza dei voli durante il lockdown.
In questo contesto a soffrire di più sono soprattutto i piccoli aeroporti ed alcuni scali rischiano addirittura la chiusura definitiva, con evidenti ricadute negative sui territori circostanti. “Senza adeguati interventi – ha sottolineato Cavalleri – si rischia di compromettere la capacità di investimento delle società di gestione e migliaia di posti di lavoro, non solo del comparto aereo ma anche di quello turistico che è strettamente legato agli scali nazionali visto che il 40% del totale dei visitatori stranieri arriva in aereo“.
Assaeroporti ha quindi ribadito la necessità di adottare una efficace strategia di rilancio del settore aeroportuale, attraverso l’adozione urgente di specifiche misure, tra cui l’istituzione di un apposito fondo con una dotazione di almeno 800 milioni di euro per la compensazione dei danni subiti dai gestori.
di: Maria Lucia PANUCCI
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