
L’azienda non avrebbe abbassato i pedaggi pur in presenza di un peggioramento dle servizio offerto
L’Antitrust ha fatto sapere di aver avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Autostrade per l’Italia in merito a possibile “pratiche scorrette”, nello specifico per eventuali carenze informative e mancato adeguamento del pedaggio in alcuni tratti della rete. In sostanza in alcune occasioni Aspi, società concessionaria della gestione e manutenzione di oltre tremila chilometri di rete autostradale, non avrebbe abbassato il costo del pedaggio pur in presenza di un peggioramento del servizio offerto.
Il procedimento, si legge in una nota dell’Autority, punta “ad accertare la sussistenza di presunte pratiche scorrette consistenti, per l’autostrada A16 Napoli-Canosa, nel mancato adeguamento del pedaggio autostradale a fronte della riduzione delle corsie di marcia, nonché di specifiche limitazioni a 80 chilometri orari della velocità massima consentita, nei due sensi di marcia, per lunghi tratti del percorso, con conseguente rilevate aumento dei tempi di percorrenza”.
Le pratiche scorrette riguardano anche “tutte le tratte della rete autostradale gestite da Aspi nelle modalità informative riguardanti le procedure di rimborso attivabili in caso di peggioramento del servizio per riduzioni delle corsie di marcia o per specifiche limitazioni alla viabilità (riduzione della carreggiata, della velocità massima, interdizione di veicoli pesanti, chiusura di alcune uscite)”.
L’Antitrust ha fatto inoltre sapere che nell’ambito del procedimento sono stati effettuati accertamenti ispettivi presso alcune delle sedi della Società.
di: Maria Lucia PANUCCI
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