
Si tratta per entrambi del peggiore risultato peggiore di sempre: -29,4% su mese e -46,9% su anno per il fatturato; -32,2% su mese e -49% su anno per gli ordinativi. Tengono solo il farmaceutico e l’alimentare
Il Coronavirus ha fatto crollare ad aprile il fatturato e gli ordinativi dell’industria che registrano il livello peggiore di sempre. Il primo, al netto dei fattori stagionali, diminuisca del 29,4% rispetto al mese di marzo e del 46,9% su base annua. Ancora più ampio il calo degli ordinativi che, in termini congiunturali, registrano una flessione del 32,2% su base mensile e -49% su anno. “Si tratta – spiega l’Istat – dei peggiori risultati per entrambe le serie storiche (disponibili da gennaio 2000), in termini sia congiunturali sia tendenziali“.
Il motivo di questi drastici crolli è legato alle misure di chiusura imposte a numerose attività industriali per il contenimento dell’epidemia di Covid-19 e la forte flessione della domanda rivolta alle imprese di settore.
Tiene solo il settore farmaceutico (+1,5% su base annua) ed il comparto alimentare. In tutti gli altri casi si registrano diminuzioni superiori al 25%. Quelli più colpiti sono il settore dei mezzi di trasporto che segna il dato peggiore, ben -71,2%, e le industrie tessile, dell’abbigliamento e dei prodotti in pelle. Sono negativi anche tutti i comparti del manifatturiero.
Il calo congiunturale del fatturato è esteso sia al mercato interno, che cede il 27,9%, sia a quello estero, che segna una caduta del 32,0%. Per gli ordinativi sono le commesse provenienti dal mercato interno a registrare il peggiore risultato (-33,9%) rispetto a quelle provenienti dal mercato estero (-30,0%).
di: Maria Lucia PANUCCI
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