
E Uecoop lancia l’allarme per la carenza di occupati
Giù ad aprile il settore delle costruzioni. Lo rivela l’Istat sottolineando “un drastico calo” che su base annua vede flessioni “mai toccate prima“, per effetto delle misure di contenimento della pandemia di Covid-19. L’indice corretto per gli effetti di calendario diminuisce del 67,8% da aprile 2019, mentre l’indice grezzo mostra una riduzione del 66,7% .
Su base mensile l’indice destagionalizzato continua a diminuire per il terzo mese, con un crollo del 51,5% rispetto a marzo 2020 e raggiunge il minimo storico dal 1995, inizio della serie.
E questo crollo fa lanciare un altro allarme. L’Unione europea delle cooperative (Uecoop) lamenta una carenza di addetti nel settore. “Il crollo delle costruzioni è reso ancora più preoccupante dal fatto che non sono stati ancora recuperati i 400 mila occupati persi negli ultimi dieci anni visto che a oggi ci sono poco più di 800 mila addetti contro gli oltre 1,2 milioni del 2008“, sottolinea Uecoop nella sua analisi dove definisce il trend dell’edilizia “preoccupante per tutto il Paese e per le migliaia cooperative di costruzione e abitazione“. “Ci vorrà tempo perché le nuove misure introdotte, dall’ecobonus al sismabonus, facciano registrare i primi effetti positivi“, ha concluso.
di: Maria Lucia PANUCCI
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