L’Ue lancia un appello: “Gli Stati Uniti tornino al tavolo Ocse”. Gualtieri: “La nostra posizione non cambia. Si lavora ad una soluzione entro il 2020”
C’è tensione tra gli Stati Uniti e l’Unione europea. Il motivo è la web tax. Gli Usa hanno infatti deciso di interrompere le trattative con la Commissione europea in merito alla tassa sui giganti del web, tornando così a minacciare dazi sui prodotti europei.
Si tratta al momento soltanto di una sospensione e non di un addio definitivo agli accordi. Come chiarito dalla Portavoce del Tesoro, Monica Crowley, l’America ha ora questioni più urgenti da affrontare, soprattutto su quali risorse mettere in campo per arginare la pandemia che non accenna a dare tregua al Paese.
L’annuncio è arrivato dopo la lettera che il Segretario di Stato Steve Mnuchin ha indirizzato ai ministri dell’Economia di Italia, Francia, Spagna e Regno Unito che anticipava lo stop alle trattative. “Accelerare le negoziazioni ci distrarrebbe dall’affrontare questioni ben più importanti, come la ripresa economica“, ha chiarito il Segretario nella missiva.
Non l’ha presa affatto bene Bruxelles che ha lanciato un appello perché l’amministrazione americana torni al tavolo comune, altrimenti, ha avvertito, dovrà andare avanti da sola. “Ci rammarichiamo e chiediamo agli Usa di tornare al tavolo dell’Ocse, la priorità è garantire che tutti, anche i giganti digitali, paghino la loro giusta quota di tasse, ancora di più oggi. Continuiamo a sostenere un approccio ambizioso sulla web tax e siamo pronti a proporre una tassa Ue se le discussioni a livello Ocse si arrestano“: ha detto un portavoce della Commissione. Parole queste rimarcate anche dal commissario Paolo Gentiloni che non ha nascosto rammarico per la posizione assunta dagli Usa: “Spero davvero che questo sarà un contrattempo temporaneo e non uno stop definitivo – ha sottolineato. – Ma se non si troverà un’intesa globale quest’anno siamo stati chiari che andremo avanti con una nuova proposta a livello Ue“.
Non si è fatta attendere neanche la risposta dell’Italia. “La posizione dell’Italia sulla digital tax non cambia. Abbiamo sempre sostenuto l`importanza di una soluzione globale e, nonostante l`emergenza Covid-19, con Francia, Spagna e UK siamo determinati a continuare a lavorare per una soluzione entro il 2020, come deciso dal G20“, ha replicato con un messaggio su Twitter il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.
Picchia duro invece il collega francese Le Maire che ha definito la missiva “una provocazione“.
di: Maria Lucia PANUCCI
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