Nel 2020-2021 si rischiano 10 mila iscritti in meno. Due terzi solo al Sud
Il Coronavirus ha messo seriamente in ginocchio anche il mondo accademico dato che nel 2020/21 si rischia un crollo degli iscritti all’Università: per la precisione si stimano 10.000 in meno, di cui due terzi al Sud. E’ quanto risulta dalle stime dello Svimez, secondo cui “una valutazione dei possibili effetti della crisi Covid sulle iscrizioni all’Università nel prossimo anno accademico, basata su quanto accadde nella precedente crisi, fa scattare l’allarme, soprattutto con riferimento al Mezzogiorno“.
Replicando lo schema che si è manifestato all’indomani della crisi finanziaria del 2008 e nell’ipotesi di un peggioramento dei tassi di passaggio scuola-Università ai livelli degli anni precedenti, lo Svimez prevede che la diminuzione degli immatricolati su scala nazionale ammonti a circa 9.500 studenti, di cui circa 6.300 nel Meridione e 3.200 al Centro Nord.
“Al 2020 si stimano approssimativamente 292.000 maturi al Centro Nord e circa 197.000 al Mezzogiorno“, si legge in una nota. Stimando l’impatto della crisi economica sul tasso di passaggio scuola/università, lo Svimez sottolinea che la precedente crisi ha evidenziato una elevata elasticità di tale tasso all’indebolimento dei redditi delle famiglie soprattutto nel Mezzogiorno: alla luce di ciò si prevede una riduzione del tasso di proseguimento di 3,6 punti nel Mezzogiorno e di 1,5 nel Centro-Nord.
di: Maria Lucia PANUCCI
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