
Nel Vecchio Continente prevalgono le preoccupazioni per il focolaio nel mattatoio tedesco di Gutersloh
Avvio debole per le Borse europee dopo i rialzi di ieri. Nei primi minuti di contrattazioni l’indice di Londra Ftse 100 cede lo 0,56%, mentre il Dax e il Cac40 lasciano sul terreno rispettivamente lo 0,4% e lo 0,43%.
Tornano i timori per una seconda ondata di contagi. Gli analisti ritengono infatti che, nonostante i recenti rally di mercato, vi sono dubbi sul fatto che le infezioni non continueranno a diffondersi.
Intanto l’azionario statunitense ha chiuso in rialzo ieri (Dow Jones +0,50% e S&P 500 +0,43%), con il Nasdaq che ha registrato l’ottava seduta di seguito di massimo storico (+0,74% a 10.131). Segno evidente che non è stato dato più di tanto peso alle parole del consulente per la salute della Casa Bianca, Anthony Fauci, che si è detto preoccupato per “l’aumento inquietante” dei nuovi casi di Coronavirus in diversi Stati degli Stati Uniti, tra cui Texas, Florida e Arizona.
Vige la cautela invece sull’azionario asiatico, con l’eccezione positiva della borsa di Seoul, che guadagna quasi il 2%. A Hong Kong, piatta con +0,02%, focus sul titolo cinese Tencent, che ha testato nuovi massimi durante la sessione, superando la soglia di 500 dollari di Hong Kong. Debole la borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei 225 che ha chiuso in ribasso dello 0,07%, a 22.534,32 punti. Shanghai sale dello 0,18%, mentre Sidney fa +0,20%.
In Europa invece pesano i timori per il focolaio in Germania. Con oltre 1.500 contagi il governatore del Nord Reno Westfalia, Armin Laschet, ha ordinato un nuovo lockdown a Gutersloh, circondario di circa 370 mila persone, dove si trova il mattatoio che ha fatto registrare i nuovi casi di Covid-19.
Proprio dalla Germania si attendono oggi i dati sull’indice Ifo tedesco di giugno dopo il rimbalzo dei pmi europei di ieri che hanno fatto volare i listini (leggi qui). Nel pomeriggio dagli Usa arriveranno gli aggiornamenti sulle richieste settimanali di mutui e sulle scorte settimanali di petrolio. Nel primo pomeriggio l’attenzione sarà tutta rivolta al Fondo monetario internazionale che diffonderà l’aggiornamento delle stime di crescita del World Economic Outlook.
Nel valutario l’euro dollaro segna un rialzo dello 0,12% a 1,132, il cambio sterlina/dollaro è a 1,251 (-0,06%) e il dollaro/yen è a 106,56, +0,05%.
Marginali le variazioni del petrolio: il Wti cede lo 0,5% a 40,17 dollari e il Brent perde lo 0,16% a 42,56 dollari. L’oro si porta vicino ai 1.800 dollari e al momento segna un +0,269 a 1.786 dollari l’oncia.
di: Maria Lucia PANUCCI
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