
I nuovi contagi Usa non frenano l’Asia che chiude in territorio positivo
Prende il via in territorio positivo l’ultima seduta della settimana per le principali Piazze europee nonostante gli investitori continuino a seguire con timore la questione Coronavirus. Nei primi minuti di contrattazioni i listini europei registrano guadagni, con il Dax e il Cac40 che avanzano rispettivamente di circa l’1% e dell’1,14%. Rialzi di oltre l’1% anche per l’indice inglese Ftse 100.
A Piazza Affari in evidenza Cnh e Interpump, con rialzi superiori al 2%. In rialzo le utility con Terna e Snam dell’1,5% mentre Ubi recupera lo 0,8% dopo il via libera Consob all’Ops Intesa Sanpaolo che partirà il 6 luglio (leggi qui) Negativi i petroliferi con Tenaris che cede mezzo punto percentuale e Saipem l’1,3%. Atlantia (+1,2%) non risente della nuova fumata nera sulla concessione di Aspi nel vertice di maggioranza di ieri mentre sul resto del listino Cattolica è invariata dopo il balzo di ieri con l’annuncio dell’ingresso di Generali (approfondisci qui).
Positiva anche l’Asia, segno evidente che il nuovo balzo dei casi di Covid-19 negli Stati Uniti stavolta viene snobbato. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in rialzo dell’1,13% a 22.512,08 punti. La borsa di Shanghai è chiusa anche nella giornata di oggi. Hong Kong scende dello 0,80%, Sidney +1,42%, Seoul +0,98%.
Riguardo alle notizie societarie provenienti dall’area Asia-Pacifico, occhio al tonfo delle azioni della compagnia australiana Qantas Airways, pari a -8%, dopo che il gruppo ha annunciato di aver completato il collocamento azionario presso gli investitori istituzionali per un valore approssimativo di 1,36 miliardi di dollari australiani. Nella giornata di ieri Qantas aveva annunciato un piano per ridurre la propria forza di lavoro pre-crisi da Coronavirus di almeno 6.000 unità, come effetto della pandemia che ha affossato tutto il settore delle compagnie aeree.
La notizia sul rischio di una seconda ondata di contagi dagli Usa, con i dipartimenti sanitari statali che hanno comunicato che le nuove infezioni sono state pari a 39.327, più del record che era stato testato alla vigilia, a +38.115, ha messo sotto pressione i titoli dei colossi di Wall Street nelle contrattazioni afterhours: Wells Fargo ha perso il 3% circa, Goldman Sachs ha ceduto quasi -4%, mentre JPMorgan Chase è scesa del 2% circa.
I futures sugli indici azionari statunitensi hanno frenato e al momento segnano un ribasso attorno al -0,5%, dopo che la Fed ha annunciato i risultati degli ultimi stress test annuali imponendo a 34 grandi banche di mettere un limite ai dividendi e di sospendere i buy back fino al prossimo 30 settembre come mossa prudenziale in vista di una possibile contrazione forte del pil. La Fed ha dichiarato che nel peggiore dei casi, in cui la disoccupazione rimanga elevata e l’economia non si riprenda per diversi trimestri, le maggiori banche statunitensi subirebbero gravi perdite sui prestiti che ne eroderebbero le riserve di capitale destinate a mantenerle su basi finanziarie stabili. Tuttavia, la Fed ha anche aggiunto che le banche americane sono abbastanza forti per resistere alla crisi.
Nel valutario il cambio euro/dollaro è a 1,121, -0,027%, il dollaro/yen a 107,04, -0,14% e il cross sterlina/dollaro a 1,242, +0,05%.
Tra le commodities, il Brent torna sopra quota 40 dollari e segna un rialzo dell’1,29% a 41,58 dollari al barile, il Wti sale dell’1,21% a 39,19 dollari. L’oro cede lo 0,141% a 1.768 dollari l’oncia.
In Italia si segnala che il Mef tiene stamani un’asta di Bot a 6 mesi per un ammontare di 7 miliardi di euro.
Sul fronte macro, oggi la Bce diffonderà i dati sulla massa monetaria nell’Eurozona, l’Italia pubblicherà i dati sulla fiducia delle imprese manifatturiere e dei consumatori di giugno, mentre dagli Stati Uniti arriveranno le letture su deflatore, spese e redditi delle famiglie.
di: Maria Lucia PANUCCI
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