In particolare potrebbe rallentare l’attività futura di M&A in Italia
Il Golden power rafforzato potrebbe rallentare l’attività futura di M&A in Italia. A dirlo è Michele Marocchino, managing director di Lazard, durante la presentazione di uno studio sull’attività di M&A e private equity in Italia. “Sicuramente il Golden power avrà un impatto sulle operazioni crossborder – ha spiegato. – Quantomeno potrebbe rallentarle“.
Marocchino ha quindi spiegato che alcune assicurazioni stanno studiando dei prodotti per dare protezione contro i rischi associati al possibile stop ad una operazione in base al Golden power.
Le sue preoccupazioni sono state avallate anche da Gianni Martoglia, equity partner dello studio legale Gatti Pavesi Bianchi, che ha preparato lo studio in collaborazione con Mergermarket e Unquote. “Questo tema sta diventando serio, dal momento che il Golden power è stato ampliato a livello di settori e di soggetti“, ha osservato, ricordando che prima il Golden power veniva usato per vagliare solo poche operazioni mentre adesso il rischio è che venga usato su un numero sempre più ampio di deal. E questo può rappresentare un ostacolo in un mercato già traumatizzato dalla pandemia. “In generale, prevediamo un rallentamento nelle operazioni di acquisizione, poiché molti corporate investor saranno prudenti e vorranno attendere la chiusura dei conti 2020 e la prima parte del 2021 per vedere una eventuale ripresa dei fondamentali delle aziende”, ha sottolineato.
di: Maria Lucia PANUCCI
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