
La ministra Bonetti frena: “La loro salute è la priorità”
Il bonus baby sitter può andare anche ai nonni e agli zii purché non vivano sotto lo stesso tetto del minore che accudiscono. Lo sottolinea l’ultima circolare dell’Inps che specifica che “in caso di convivenza i familiari sono esclusi dal novero dei soggetti ammessi a svolgere prestazioni di lavoro come baby-sitting remunerate mediante il bonus in argomento“.
La somma stanziata dal Decreto Rilancio è pari a 1.200 per le famiglie che hanno bimbi di età minore ai 12 anni. Questo limite non sussiste se il minore in questione è disabile. Per richiedere il contributo c’è tempo fino al prossimo 31 luglio. La domanda va inoltrata online, accedendo al servizio sul sito Inps con le credenziali Pin, Spid, Cie o Cns. L’’assegno può essere utilizzato anche per pagare la retta di un asilo nido o di un centro estivo.
Ci va cauta la ministra per la Famiglia e le Pari opportunità Elena Bonetti che sin dall’inizio dell’emergenza ha sottolineato la necessità di preservare i nonni, in quanto anziani e più esposti ai rischi del contagio, soprattutto quando sono a contatto con i più piccoli. “Ho preso atto della circolare con cui l’Inps ha esteso il bonus baby sitter anche ai familiari per la cura dei bambini – ha spiegato. – Resta il fatto che anche in questa fase i nonni devono essere oggetto della nostra massima tutela e proteggere la loro salute era e resta una priorità“.
L’aiuto è aumentato a due mila euro per medici, infermieri e lavoratori dei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblici impiegati per far fronte all’emergenza Covid-19.
In base a quanto stabilito, il bonus spetta ai lavoratori dipendenti privati, ai lavoratori iscritti in via esclusiva alla Gestione separata Inps e ai lavoratori autonomi.
di: Maria Lucia PANUCCI
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