
Passa da 3000 a 2000 euro per favorire l’uso della carta e combattere l’evasione fiscale. Ma i consulenti del Lavoro frenano: “l’economia sommersa cresce anche con il limite del contante”
Oltre al taglio del cuneo fiscale (leggi qui) da domani entrano in vigore anche il nuovo limite all’uso del contante che passa da 3.000 a 2.000 euro ed il credito d’imposta pari al 30% delle commissioni addebitate agli esercenti per transizioni con carta (approfondisci qui). Una manovra questa adottata per incentivare i pagamenti elettronici e combattere l’evasione fiscale, anche se il lavoro nero cresce lo stesso, a quanto pare, cresce lo stesso.
Il valore assoluto dell’economia irregolare è aumentato, nonostante gli interventi sulla limitazione del contante passando da 202 miliardi di euro del 2011 a 210 del 2017 (+3,9%) e crescendo sia in corrispondenza dei periodi in cui il limite massimo di utilizzo del contante era di 1.000 euro, che negli anni successivi in cui la soglia veniva portata a 3.000 euro. Lo si legge in un Report dei consulenti del lavoro pubblicato proprio in questi giorni. “ll fenomeno dell’economia sommersa – si legge – trova origine in una pluralità di fattori, economici innanzitutto, ma anche culturali, dovuti alla complessità e farraginosità dei sistemi amministrativi e fiscali, efficacia dei controlli, presenza di criminalità“.
Inoltre secondo i consulenti c’è il tema dei costi per l’utilizzo dei sistemi di pagamenti elettronici che incidono pesantemente sui pagamenti stessi.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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