
Si parla di un crollo del 14%. Netto peggioramento rispetto alle stime di un mese fa
La crisi pandemica ha causato una perdita di ore equivalente a 400 milioni di posti di lavoro. E’ la nuova stima della International Labour Organization (Ilo), l’ente dell’Onu che si occupa di occupazione.
Secondo la quinta edizione dallo studio Ilo infatti nel secondo trimestre si è verificato un calo del 14% sulle ore lavorate a livello globale, che equivale appunto a 400 milioni di posti considerando una settimana lavorativa di 48 ore. Nelle stime diffuse a marzo l’Ilo aveva indicato un meno 10,7% di ore lavorate, equivalenti a 305 milioni di posti.
Ora, durante il periodo di ripresa sono tre gli scenari possibili: in quello di base la ripresa che segue le perdite farà sì che il calo complessivo di ore lavorate sia del 4,9%, equivalente a 140 milioni di posti in meno nel quarto trimestre, rispetto allo stesso periodo di un anno prima. Lo scenario pessimistico indica meno 11,9% di ore equivalenti a 340 milioni di posti persi. Lo scenario ottimistico meno 1,2% equivalenti a 34 milioni di posti persi, sempre su scala globale.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ASKANEWS
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