
I tre sono accusati di non aver recepito completamente la legge comunitaria in materia di gioco d’azzardo, scambio di informazioni finanziarie e sull’effettiva proprietà in capo alle persone giuridiche
La Commissione Ue chiede sanzioni alla Corte di giustizia dell’Unione per Austria, Olanda e Belgio per non aver applicato in maniera adeguata la quarta direttiva antiriciclaggio (AMLD4) nella propria legislazione nazionale. In particolare i tre Paesi sono accusati di non aver recepito completamente la legge comunitaria in materia di gioco d’azzardo, scambio di informazioni finanziarie e sull’effettiva proprietà in capo alle persone giuridiche. Il vicepresidente esecutivo, Valdis Dombrovskis, ha spiegato in tal senso che l’Ue ha in vigore norme severe, ma devono essere applicate in modo coerente ed efficiente. “Faremo in modo che tutti, sia nel settore privato che in quello pubblico, applichino le regole in maniera rigorosa. Abbiamo avviato numerose procedure di infrazione per garantire il pieno recepimento e l’applicazione delle nostre norme“, ha sottolineato.
Tutti gli Stati Ue erano chiamati ad attuare le norme entro il 26 giugno 2017. Trascorso tale termine, la Commissione ha avviato una procedura di infrazione contro chi aveva notificato il recepimento incompleto della normativa. Attualmente esistono procedure di infrazione aperte sul recepimento parziale della legge nei confronti di 8 Stati membri: tre hanno ricevuto pareri motivati, i procedimenti contro due Stati sono pendenti davanti alla Corte e oggi la Commissione ha deciso di deferire altri tre Stati alla Corte europea.
La misura è stata presa dopo che la presidente della stessa Commissione Ue, Ursula von der Leyen ha chiamato a rapporto l’8 luglio i vari rappresentanti europei per fare il punto sul Recovery Fund, tanto osteggiato dai Paesi frugali come Austria e Olanda (leggi qui).
di: Maria Lucia PANUCCI
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