
9 i possibili acquirenti. De Luca: “Pronti 20 miliardi per salvare l’azienda”
La Whirlpool chiude i battenti a Napoli dal prossimo 31 ottobre. Lo ha confermato l’amministratore delegato dell’azienda Luigi La Morgia, al tavolo in videoconferenza convocato dal Mise, aggiungendo di aver già dato la comunicazione ai fornitori. Al tavolo di confronto hanno preso parte, oltre all’azienda, anche Invitalia, sindacati e Regione Campania.
Potrebbero essere 9 i potenziali acquirenti del sito. Si tratta al momento solo di preliminari manifestazioni di interesse. Gli acquirenti sarebbero in linea con i settori industriali già presenti sul territorio, industria e innovazione tecnologica anche se nessuno da solo sarebbe in grado di assorbire tutti i 420 lavoratori del sito.
I lavoratori, intanto, fanno battaglia. Hanno definito “deludente”, l’incontro ed il Governo di “piegarsi alle multinazionali, invece si trovare soluzioni concrete per fermare la decisione dell’azienda“. “Vogliamo il rispetto degli accordi e dei lavoratori – spiegano – non accettiamo riconversioni fantoccio che consentiranno comunque a Whirlpool, quando vuole, di poter andare via. Bisogna difendere i diritti dei lavoratori e del Paese – aggiungono – e non permettere che le multinazionali decidano il bello ed il brutto nel nostro Paese”.
Durante l’incontro a Roma, Whirlpool si è detta in ogni caso disponibile “a supportare il progetto di reindustrializzazione per garantire la continuità produttiva del sito di Napoli”, sottolineando però anche il calo dei volumi conseguente all’emergenza Covid di circa due milioni di unità.
Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Campania De Luca che ha ricordato che sono pronti 20 miliardi per salvare l’azienda. “Siamo pronti – ha detto De Luca – a fare un sacrificio per incoraggiarli. Io credo che le vicende degli ultimi mesi spingano una multinazionale a riflettere, si apre uno spazio nuovo di mercato anche rispetto a costi di produzione di Whirlpool. Comunque siamo pronti a dare 20 milioni per incoraggiarli“.
Un nuovo tavolo di confronto è previsto per il prossimo 31 luglio.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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