Il gettito è pari a 149,7 miliardi, -9,3% rispetto al 2019
Tre mesi di lockdown hanno fatto crollare le entrate di oltre 15 miliardi e 300 milioni rispetto ai primi cinque mesi del 2019. A dirlo è il Ministero dell’Economia e delle Finanze che evidenzia come a pesare sul mancato gettito siano le sospensioni dei versamenti rinviati a settembre ma anche la profonda crisi economica e dei consumi aperta dall’emergenza sanitaria.
In particolare, nel mese di maggio, le imposte indirette hanno fatto segnare complessivamente una variazione negativa pari a 7.460 milioni di euro (-35,4%) imputabile principalmente al risultato dell’Iva che da sola segna nei primi cinque mesi dell’anno una riduzione del 18,7% pari a minori entrate per 9,2 miliardi di euro per le casse dello Stato.
Le imposte dirette ammontano a 84.098 milioni di euro, con un lieve incremento di 465 milioni di euro (+0,6%) rispetto allo stesso periodo del 2019. Questo grazie alle sostitutive sui redditi di capitale.
Profondo rosso per le entrate relative ai “giochi” che ammontano, nei primi cinque mesi 2020, a 3.838 milioni di euro (-2.706 milioni di euro, -41,4%).
Anche se messa al centro del programma di Governo, la lotta all’evasione fiscale parte in salita con una flessione del 10,7% (-427 milioni rispetto al 2019) attestandosi a fine maggio a 3,57 miliardi. Sul fronte delle imposte indirette la flessione è più contenuta con -8,3% mentre sui recuperi di imposte dirette la riduzione nel 2020 è di oltre il 13%.
di: Maria Lucia PANUCCI
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