
“Chiediamo un Paese diverso. Il Governo rispetti i lavoratori o torneremo in piazza”
“Chiediamo un futuro migliore, un’idea diversa di Paese rispetto a quella che abbiamo vissuto fino ad ora: un nuovo modello di sviluppo. Con il Covid abbiamo dovuto giocare in difesa, costretti ad affrontare la tragica crisi che oggi vede milioni di persone in Cassa Integrazione, ma dovremo avere la forza di attaccare, di rivendicare e pretendere un futuro migliore per le generazioni di domani, per i precari, per i lavoratori della Cig Economy, per i lavoratori autonomi“. Sono queste le prime parole di Pierpaolo Bombardieri, il nuovo segretario generale della Uil. Lo ha eletto all’unanimità il Consiglio confederale nazionale riunito a Roma. Bombardieri prende il testimone da Carmelo Barbagallo che ha lasciato dopo quasi 6 anni la guida del sindacato di via Lucullo ed è passato al vertice della Uil pensionati.
“Lavoreremo per ricostruire il senso di solidarietà e vicinanza nel nostro Paese che, dopo il Covid, è finito in mille pezzi – ha aggiunto. – Lo faremo utilizzando una tecnica millenaria giapponese, il Kintsugi, l’arte di riparare con l’oro, valorizzando i frammenti. Dove l’oro sarà l’impegno delle donne e degli uomini che vogliono cambiare in meglio la nostra vita. Quando scegliamo di aggiustare cosa è danneggiato sviluppiamo le capacità di guardare il presente per ricostruire il futuro. Un cammino che richiede cura, pazienza, passione. Non si devono nascondere le spaccature”.
E al Governo, alla politica, chiede più coraggio contro quello che sembra ormai accomunare paesi ricchi e paesi poveri. Coraggio come quello mostrato dalla Ue che con lo stop al momento del patto di stabilità (leggi qui) ha finalmente “compiuto quel cambio di passo atteso da tempo, anche se è necessario agire in fretta, non possiamo permetterci di aspettare per mesi le lungaggini burocratiche e le beghe tra gli Stati“. Sì quindi all’utilizzo del Mes, del Sure e del Recovery Fund, come strumenti per affrontare la crisi.
Ma ce n’è anche per Confindustria: “Noi non chiudiamo le aziende – ha sottolineato. – Siamo noi a chiedervi di tenerle aperte, ma vi chiediamo di rispettare i diritti, i lavoratori e le lavoratrici di questo Paese. È ora di rinnovare i contratti, tutti privati e pubblici, di cominciare a discutere della riduzione dell’orario di lavoro a parità di trattamento economico“.
E a i cugini di Cisl e Uil rinnova il patto d’azione: “In questi mesi abbiamo lavorato sodo – ha ricordato. – Abbiamo fatto una unione di fatto e se anche le nostre storie vengono da culture diverse rappresentano la ricchezza culturale e democratica del nostro Paese.Insieme avremo grandi risultati“.
Il neo segretario generale della Uil ha poi lanciato un avvertimento al Governo: “La nostra organizzazione, come quella di Cgil e Cisl, è fatta di donne e uomini, di giovani e anziani, che hanno riempito tantissime piazze lo scorso anno per chiedere un Paese diverso. E se non rispetterete quei lavoratori quei giovani, quei pensionati, se non li ascolterete, siamo pronti a ritornare in quelle piazze”.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ASKANEWS
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