
La cosca puntava ai fondi per la pandemia
L”ndrangheta immischiata anche nell’emergenza Covid-19. 8 persone sono state arrestate a Milano dalla guardia di Finanza in un blitz contro la mafia calabrese. Quattro sono finite in carcere e quattro ai domiciliari. Le accuse sono associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale aggravata dal metodo mafioso e dalla disponibilità di armi, autoriciclaggio, intestazione fittizia di beni e bancarotta.
Dalle indagini è emerso che una delle società intestate a prestanome e gestite da Francesco Maida, collegato al clan della ‘ndrangheta capeggiato da Lino Greco di San Mauro Marchesato, provincia di Crotone, ha ottenuto 45 mila euro di contributi a fondo perduto per l’emergenza sanitaria ed avrebbe tentato “di beneficiare” anche dei finanziamenti del decreto legge 23 dell’8 aprile che servono a sostenere le imprese duramente colpite dalla pandemia. Per ottenere i fondi, previsti dal decreto 34 del 19 maggio, Maida avrebbe utilizzato fatture false emesse dalle società ed avrebbe attestato un volume di affari “non veritiero”.
Oltre agli arresti sono stati sequestrati beni, tra cui aziende e disponibilità finanziarie, per 7,5 milioni di euro.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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