
Il commento a margine della diffusione dei dati dell’Eurostat
La sfida economica da affrontare resta dura ma adesso bisogna puntare sul rilancio industriale. E’ questo il pensiero del ministro Gualtieri che ha commentato i dati diffusi dall’Eurostat, secondo cui a maggio scorso, con l’allentamento delle misure di contenimento del Covid-19, la produzione industriale è risalita del 12,4% nella zona euro e dell’11,4% nella Ue-27 rispetto al mese precedente. In Italia c’è stato il rimbalzo maggiore: +42,1%, seguita dalla Francia con +20%.
«Il dato di maggio è stato probabilmente influenzato in senso positivo dal fatto che le chiusure produttive in Italia nei mesi di marzo e aprile sono state più ampie e prolungate e alcune imprese dovevano recuperare rispetto alle consegne previste. Tuttavia – ha spiegato il titolare del Tesoro – il dato è molto positivo in confronto alle attese e, anche alla luce di indicatori più aggiornati, fa ben sperare per un’ulteriore salita dell’indice della produzione industriale in giugno e luglio. Ci auguriamo di vedere un recupero anche da importanti industrie che a maggio hanno ripreso in misura relativamente più limitata».
Secondo Gualtieri sono questi i primi frutti dell’impegno straordinario dei lavoratori e delle imprese, della collaborazione tra le parti sociali ed il governo, che ha portato al protocollo del 24 aprile sul contrasto del Covid nei luoghi di lavoro e ha permesso di riprendere la produzione in sicurezza, e delle ampie misure di sostegno all’economia.
Adesso non si può abbassare la guardia. «La sfida resta dura – ha sottolineato ancora – e il Governo continua senza sosta il suo lavoro di monitoraggio quotidiano dell’economia e proseguirà con sempre maggiore determinazione nel suo impegno per affrontare questa crisi così difficile e per sostenere il nostro tessuto produttivo e l’occupazione».
Bisogna puntare sul rilancio dell’industria. «L’Italia – ha concluso – deve rimanere un Paese altamente industrializzato e dobbiamo continuare a puntare su un forte rilancio della nostra industria improntato all’innovazione e alla sostenibilità ambientale e sociale».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO AGI
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