L’Europa corre, euforica per i traguardi sul nuovo possibile vaccino anti-Covid
Wall Street parte in rialzo. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Dow Jones sale dlel’1,07%, l’S&P500 guadagna lo 0,80% e il Nasdaq segna un +0,43%.
Tra i titoli, Moderna sale di 9 punti percentuale. Goldman Sachs incassa un +2,9%. Positiva anche Apple, con un +1,55%, dopo che il Tribunale Ue ha annullato il provvedimento della Commissione europea sul regime fiscale sostenendo che l’Irlanda (guarda qui).
La stagione delle trimestrali Usa è entrata nel vivo. Dopo che il colosso bancario Jp Morgan ha comunicato al mercato svalutazioni sui crediti a rischio per oltre 10 miliardi di dollari, oggi è stata la volta di Goldman Sachs: l’istituto ha chiuso il secondo trimestre 2020 con ricavi netti a 13,30 miliardi di dollari(+41%) e un utile netto di 2,42 miliardi in linea con quello di un anno fa e superiore alle stime. Il risultato di competenza degli azionisti è di 2,247 miliardi di euro, in crescita del 2% rispetto a un anno fa.
Corrono i listini del Vecchio Continente dopo la notizia da parte della biotech Usa Moderna che ha annunciato che entrerà nella fase finale della sperimentazione sul vaccino il prossimo 27 luglio per i risultati promettenti ottenuti fino a ora (leggi qui).
A Piazza Affari, il FTSE MIBE è in progresso di due punti percentuali, facendo meglio dell’Ibex35 a Madrid (+1,2%). In deciso progresso anche il Dax30 a Francoforte e il Cac40 a Parigi.
A Milano, ancora una volta è protagonista della seduta Atlantia. I titoli della holding, dopo non essere riusciti a fare prezzo nelle prime battute, balzano di oltre il 20%, guidando il Ftse Mib. Il mercato mostra apprezzamento per l’accordo trovato tra Governo ed Aspi sul dossier Autostrade per l’Italia (approfondisci qui).
Sul mercato valutario, l’euro continua a rafforzarsi e supera la soglia di 1,14 dollari. Per quanto riguarda il prezzo del petrolio, il contratto sul Brent del Mare del Nord consegna Settembre sale dello 0,44% a 43,09 dollari al barile e quello sul Wti consegna Agosto dello 0,5% a 40,49 dollari al barile, aspettando i dati sulle scorte settimanali Usa e l’esito della riunione Opec+ che si deve esprimere sui livelli produttivi dei Paesi partecipanti.