
Solo la Francia è in controtendenza. La peggiore è Fca
Il mercato dell’auto non riesce a riprendere quota. Secondo i dati diffusi dall’Acea (European Automobile Manufacturers Association), a giugno sono state immatricolate in Europa occidentale (Ue+UK+Efta) 1.131.843 auto, evidenziando una flessione del 24,1% rispetto allo stesso mese del 2019. Nonostante il dato sia ancora piuttosto negativo, un evidente segnale di ripresa c’è: la flessione è infatti inferiore a quella di maggio, quando si era registrato un crollo del 56,8%.
Tutti i principali mercati europei continuano ad essere in declino, ad accezione della Francia che invece per lo scorso mese vede un +1,2%, grazie soprattutto agli incentivi sui veicoli a basse emissioni introdotti dal Governo. Guardando agli altri Paesi, hanno tutti riportato una contrazione delle immatricolazioni a doppia cifra: Spagna -36,7%, Germania -32,3% e Italia -23,1%.
Allargando lo sguardo ai primi 6 mesi del 2020, le immatricolazioni evidenziano un calo del 39,5%, riflettendo i ribassi storici in quattro mesi consecutivi.
Nello specifico la peggiore di tutte è Fiat Chrysler Automobiles che ha evidenziato a giugno un calo delle immatricolazioni in Europa del 28,1% rispetto all’anno prima, facendo quindi peggio del mercato generale. Tra i singoli marchi, pesante il calo di Alfa Romeo e Jeep, che hanno riportato una contrazione delle vendite di oltre il 30%.
di: Maria Lucia PANUCCI
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