
Il piano per i prossimi cinque anni prevede rinnovamento degli asset industriali, sviluppo continuo delle filiere strategiche di approvvigionamento, nuove acquisizioni
Il gruppo Barilla sfida il Coronavirus e decide di investire un miliardo in Italia. Dopo aver chiuso il 2019 con un fatturato da 3,62 miliardi di euro (+3% rispetto all’anno precedente), una delle società più famose per la produzione di spaghetti e fusilli ha affrontato il periodo di crisi con coraggio e determinazione, per garantire il posto di lavoro ai tutti i suoi dipendenti e piena continuità operativa in tutte le geografie del Gruppo. E’ anche vero che nel periodo di lockdown i generi alimentari sono stati quelli che hanno risentito di meno della crisi, anzi con i prezzi maggiorati, le aziende ci hanno guadagnato e speculato su.
Ma per Barilla in questo momento storico di grande incertezza diventa ancor più importante reagire con tempestività e coraggio, intercettando i nuovi trend e i modelli di business e di consumo. «La pandemia – ha affermato il presidente – ha messo a dura prova il nostro sistema sociale ed economico. Questa fase di ripartenza sarà molto rilevante per tutti noi come cittadini e consumatori; ci impone il ripensamento di tanti aspetti della quotidianità, ma anche del modo di fare impresa. Siamo un’azienda orgogliosamente italiana da 143 anni, che ha nella passione delle sue persone, nella qualità dei propri prodotti e nel suo impegno per la sostenibilità i propri punti di forza. Proiettare questi punti di forza verso il futuro, anticipando gli scenari di innovazione e le nuove modalità di consumo, sarà la chiave per accrescere la nostra leadership internazionale e per portare l’eccellenza della gastronomia italiana nel mondo».
Nell’ambito del piano globale di investimenti in corso, Barilla investirà un miliardo di euro in Italia nei prossimi cinque anni (2020-2024). Si tratta del più grande investimento che il gruppo farà nei prossimi anni e comprende rinnovamento degli asset industriali (aumento della capacità produttiva, l’innovazione di prodotto e l’adozione di nuove tecnologie di industry 4.0); sviluppo continuo delle filiere strategiche di approvvigionamento (in particolare qualità, sostenibilità delle materie prime e benessere animale); acquisizioni sul territorio a partire da quella relativa allo stabilimento di Muggia (TS), che verrà finalizzata nel corso del 2020 e che consentirà inoltre la salvaguardia dei posti di lavoro per le persone impiegate nello stabilimento.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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