
Le prime informazioni da comunicare saranno proprio quelle del mese di luglio. L’obiettivo è combattere l’evasione fiscale
Addio al segreto professionale per il commercialista che anzi dovrà fare la spia all’Agenzia delle Entrate per le operazioni che ritiene sospette. Il nuovo obbligo arriva con la direttiva dell’Unione europea 2018/822/Ue, nota anche come Dac6. E’ entrata in vigore il 1° luglio 2020. Questo significa che si applica già alle comunicazioni del mese agli sgoccioli.
Tale direttiva si inserisce nella lotta all’evasione fiscale a cui tutta l’Europa sta partecipando, e che prevede una maggiore collaborazione tra gli Stati membri con lo scambio di informazioni che riguardano le operazioni transfrontaliere.
La direttiva obbliga i commercialista e tutti gli intermediari (quindi anche notai, esperti contabili, consulenti del lavoro e avvocati) a informare le autorità delle proprio Paese, che in Italia è l’Agenzia delle Entrate, in caso di operazioni fiscali sospette.
Va chiarito che il decreto esonera l’intermediario da qualsivoglia comunicazione quando: le informazioni rilevanti siano già state fornite da altro intermediario; se riceve le informazioni rilevanti dal proprio cliente a scopi difensivi o preventivi; se dalla comunicazione di dette informazioni possa derivare una propria responsabilità penale.
Entro 30 giorni a partire dal 1° gennaio 2021 dovranno essere già comunicate le informazioni sui meccanismi transfrontalieri relativi al periodo compreso tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2020.
di: Maria Lucia PANUCCI
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