
Le linee guida della newco presentate ieri in call ai tecnici dell’Antitrust europeo
Un massimo di 70 aerei e 6500 dipendenti, quattro mila in meno rispetto agli attuali. E’ stata presentata così ai tecnici dell’Antitrust europeo la nuova Alitalia dal ministero dell’Economia e delle finanze, i vertici designati della newco (l’ad Fabio Maria Lazzerini e il presidente Francesco Caio) e gli advisor (Grimaldi, Oliver Wyman, Deloitte).
Quella di ridimensiore la flotta, rispetto ai 112 aerei attuali, è una scelta quasi obbligata: fonti della Commissione europea confermano di aver chiesto alle autorità italiane di tenere conto delle analisi di mercato. Analisi che stimano un 2021 che inizia con un -40% rispetto ai livelli pre-Covid. Per questo negli scorsi giorni da Bruxelles non hanno mancato di sottolineare che il piano proposto dal ministero dei Trasporti per un’Alitalia con 93 aerei sarebbe stata respinto. Meno aerei (presi tutti dalla flotta dell’attuale società), ma anche meno personale: sarà la newco, separata dall’attuale società, ad assorbire con un nuovo contratto di assunzione le 6.500 persone.
Il piano industriale presentato ieri pomeriggio alla Commissione è il primo vero passo per la costituzione di una Alitalia a trazione pubblica: senza l’ok di Bruxelles, infatti, non potrebbe nascere alcuna newco, anche se poi i tecnici dell’Antitrust hanno fatto sapere di voler continuare a sorvegliare la situazione per evitare che vengano ritoccati i punti del piano.
Secondo il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli l’obiettivo è avere la newco che vola ovviamente per quest’anno, ma tra ottobre e novembre (leggi qui). Il periodo autunnale, fanno notare gli esperti, sarebbe preferibile perché consentirebbe di mettere a punto il piano commerciale per la stagione estiva 2021 che dopo il Coronavirus diventa essenziale per la sopravvivenza.
di: Maria Lucia PANUCCI
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