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Ecobonus: vediamo cosa comprende e come accedere alla detrazione al 110%

Maria Lucia Panucci
21 Luglio 2020
Ecobonus: vediamo cosa comprende e come accedere alla detrazione al 110%
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Tutte le cose da sapere L’eco bonus sta avendo un grande successo, forse è uno dei provvedimenti più riusciti del decreto Rilancio. Ma di cosa si tratta? Ne abbiamo parlato […]

Tutte le cose da sapere

L’eco bonus sta avendo un grande successo, forse è uno dei provvedimenti più riusciti del decreto Rilancio. Ma di cosa si tratta? Ne abbiamo parlato già tante volte ma una rispolverata non fa mai male, anche perché questo sconto interessa a molti. Sono in sostanza delle detrazioni fiscali previste per il settore dell’edilizia che consentono di portare in detrazione il 110% della spese complessiva sostenuta per determinati interventi. Faccio un esempio concreto: se un intervento è costato complessivamente 80.000 euro, lo Stato attraverso le detrazioni fiscali rimborserà 88.000 euro in cinque quote annuali di pari importo a partire dall’anno in cui è stata sostenuta la spesa.

I lavori devono essere fatti in un range di tempo compreso tra il 1 luglio 2020 ed il 31 dicembre 2021. Gli interventi devono poi riguardare l’efficienza energetica; la riduzione del rischio sismico; l’installazione di impianti fotovoltaici e di colonnine di ricarica di veicoli elettrici. Quindi interventi in un’ottica green e che strizzi l’occhio all’ambiente.

Per quanto concerne gli interventi di efficientamento energetico, si tratta di: isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda. In questo caso la detrazione è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno; a 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a 8 unità immobiliari; 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di 8 unità immobiliari.

Si parla di interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A. Qui la detrazione è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a 20.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti fino a 8 unità immobiliari; 15.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di 8 unità immobiliari.

Infine si fa riferimento agli interventi sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A. La detrazione si basa su un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 30.000.

Le suddette 3 categorie di interventi possono essere definiti “trainanti” perché consentono di applicare l’aliquota del 110% anche a tutti gli altri interventi di efficienamento energetico eseguiti congiuntamente.

di: Maria Lucia PANUCCI

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